Milano, violenti antisemiti a briglie sciolte e gli ebrei italiani sono assediati
A inizio settembre vi abbiamo raccontato – indignati ma purtroppo non sorpresi, perché ormai siamo abituati al peggio – che, da parte dei giovani palestinesi, era stata preannunciata a Roma, per questo sabato (5 ottobre) una manifestazione con l’incredibile obiettivo dichiarato di celebrare la strage degli ebrei avvenuta l’anno scorso: «Il 7 ottobre 2023 è la data di una rivoluzione», si leggeva nell’indegno volantino di convocazione.
E avevamo dovuto annotare che, con l’eccezione di Italia Viva, la sinistra si era rifugiata nel più assoluto mutismo. Lo stesso silenzio che ha accompagnato, sabato scorso, l’orrida sceneggiata avvenuta a Milano, con offese di impronta antisemita rimaste quasi senza condanna da parte della sinistra ufficiale. Nel frattempo, come il ministro Matteo Piantedosi aveva lasciato intendere, la Questura di Roma ha effettivamente deciso (e ha fatto bene) di non consentire il raduno di sabato prossimo. Ma, in modo apertamente provocatorio, gli ambienti vicini ai pro-Pal fanno sapere che loro andranno comunque in piazza, a qualsiasi costo. Pure qui, altro silenzio a sinistra. E gran distrazione generale: quando invece sarebbe sufficiente farsi un giro a Roma per comprendere che l’aria è pesante, e che quella convocazione è pericolosissima. Ma – da troppe parti – si fischietta e si fa finta di non capire.
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