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Maria Campai, la reazione inquietante del killer quando ha fatto scoprire il cadavere

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Una statua di cera. Nessun ravvedimento, nessun ripensamento, nessuna paura. In sintesi: nessuna emozione. Quando ha accompagnato i carabinieri nel giardino accanto al suo condominio - dove aveva collocato il corpo della donna, non ha versato neanche una lacrima. Il giovanissimo fermato per l'omicidio di Maria Campai mantiene un atteggiamento freddo e di distacco totale. Si mostra così, al Beccaria di Milano, il 17enne di Viadana in carcere accusato dell'omicidio della 42enne romena, e di occultamento del suo cadavere.

Se non ci saranno ripensamenti da parte sua, il ragazzo, studente al terzo anno di un istituto tecnico, sarà presente nella mattina di oggi all’udienza di convalida del fermo davanti al giudice. Sempre in mattinata saranno in via Monteverdi, a Viadana, gli uomini del Ris di Parma. Attenzione focalizzata sul garage del condominio dove il fermato viveva con la famiglia. Il garage dove sosteneva i suoi esercizi con attrezzi e pesi, da fanatico cultore della forza fisica, con un divano per le pause di riposo. In quel luogo si sarebbe intrattenuto con la donna e l'avrebbe uccisa, soffocandola o strangolandola dopo averla colpita al viso e alla testa. 

 

 

Il ragazzo, oltre a essere un appassionato di Mma - una nota disciplina sportiva di combattimento - ha effettuato online ricerche spasmodiche sulle tecniche per uccidere a mani nude e su pratiche di sesso estremo. Oggi verrà affidato l’incarico per l’autopsia. Non si trova il cellulare di Maria Campai. Facile presumere che sia stato l’assassino a farlo sparire

 

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