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Saronno-Milano, violenza sessuale e botte sul treno: lo scempio di due tunisini

Roberto Tortora
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Ormai le tratte ferroviarie regionali di Trenord sono diventate un terno al lotto. Vince chi riesce a partire e arrivare in sicurezza e ciò non è scontato. Questo, perché siamo costretti a parlare ancora una volta di un caso di violenza sessuale a bordo di un treno regionale diretto a Milano. Venerdì scorso gli agenti di polizia hanno messo le manette ad un ragazzo di 24 anni, sprovvisto di documenti e che ha dichiarato di essere cittadino tunisino. L’uomo è ritenuto responsabile di violenza sessuale ed è indagato in stato di libertà anche un connazionale 16enne. 

Questa la ricostruzione degli agenti della Polizia Ferroviaria per i fatti risalenti allo scorso 20 settembre: quel pomeriggio i due ragazzi, entrambi privi di documenti, avrebbero avvicinato due ragazze a bordo di un treno partito da Saronno e diretto a Milano Cadorna. Da lì è cominciato l’incubo, perché hanno iniziato a molestarle con apprezzamenti. Successivamente, il 24enne avrebbe tentato più volte di toccare e palpeggiare nelle parti intime una delle due vittime e, vistosi respinto, ha iniziato a dare in escandescenze insultandole ad alta voce e lanciando oggetti verso di loro, colpendole ma, per fortuna, senza provocare lesioni.

 

Le ragazze, spaventate e in preda al panico, hanno allertato gli agenti della Polizia Ferroviaria che, nella stazione di Cadorna, hanno individuato i due responsabili. Come se non bastasse, i due hanno iniziato a minacciare anche i poliziotti, insultandoli e tentando di ingaggiare con loro uno scontro fisico, tanto da dover essere immobilizzati. Per entrambi le accuse sono di violenza sessuale, resistenza e minacce a pubblico ufficiale. Il maggiore è stato condotto a San Vittore, mentre il connazionale è stato affidato, su disposizione del Tribunale per i Minorenni, ad una comunità. Quando finirà tutto questo?

 

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