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Venezia, bagnino salva una signora, ma viene multato: più di 1000 euro da pagare

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La gentilezza non sempre paga e lo sa bene Saverio Amato, il bagnino multato per aver salvato una turista di 70 anni sulla spiaggia di Ca' Savio (Venezia)  lo scorso tre settembre. "Se tornassi indietro rifarei mille volte quello che ho fatto", ha spiegato l'uomo interpellato dal Corriere della Sera per cui dovrà spendere "quasi tutto il mio stipendio, uno schiaffo morale".

D'altronde, la vita riserva spesso amare sorprese. L'impegno, la professionalità e il cuore talvolta non bastano, perché se è vero che quando le cose vanno bene è tutto scontato è anche vero che non di rado basta un piccolo errore a cancellare quanto fatto con sacrificio e passione. Ma facciamo un passo indietro: Saverio Amato dovrà pagare per l’esattezza 1.032 euro per non aver segnalato tempestivamente la situazione di grave pericolo alla Guardia costiera chiamando il 1530. Un bel paradosso che ha scandalizzato perfino il governatore del Veneto, Luca Zaia, per cui il bagnino è stato multato "per omesse scartoffie".

 

 

 

A chiarire per filo e per segno l'episodio è stato lo stesso bagnino che al quotidiano ha spiegato: "Durante la formazione per conseguire il brevetto di assistente bagnanti ci insegnano a valutare il tipo di emergenza, il contesto, le condizioni della persona, la gravità e molto altro. In un intervento di primo soccorso sanitario chiamiamo sempre il 118 mentre se ci sono dei dispersi in mare telefoniamo prima alla Guardia costiera".

Nel primo caso "noi compiliamo una documentazione che inviamo alla capitaneria di porto entro 24 ore dall’accaduto", ha raccontato l'uomo che ha anche aggiunto: "Secondo il verbale, la mancata comunicazione avrebbe ostacolato l’assolvimento dei compiti istituzionali della Capitaneria di porto. Ma in realtà sono stati chiamati dal personale del 118", ha osservato il bagnino che ha anche elencato quelle che sono le ripercussioni ossia che "nessuno vorrà più fare questo lavoro. Ho fatto parte per tanti anni di quell’esercito di giovani che dal Sud viene al Nord per fare la stagione in spiaggia. Tanti come me si sono fermati qui, mettendo su famiglia, altri tornano giù. Ci conosciamo un po’ tutti e tutti siamo uniti nel dire che se continua così non veniamo più".

A dimostrare solidarietà al bagnino è stata anche la signora che ha soccorso in mare: "Ho ricevuto la telefonata sia del direttore del campeggio che della figlia. Entrambi mi hanno ringraziato. La figlia, in particolare, visibilmente commossa, si è offerta di pagare la multa al posto mio ma sia io che i colleghi le abbiamo detto che non esiste. È una questione di principio". Per il bagnino, infatti, l'ideale sarebbe trovare un accordo con la Guardia Costiera: "dobbiamo lavorare assieme, non essere nemici. Perché a rimetterci, altrimenti, sono solo le persone", ha concluso.

 

 

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