Emilia Romagna, ecatombe-meteo: il video dei Vigili del Fuoco sconvolge l'Italia
In Emilia Romagna continua il lavoro incessante dei Vigili del Fuoco per riportare la situazione alla normalità. Gli allagamenti a Bagnacavallo, Cotignola e Lugo continuano a far preoccupare la popolazione. D'altronde, sono stati ben 500 gli interventi di soccorso effettuati nelle ultime 24 ore. La più colpita è la provincia di Ravenna, dove sono in azione anche due elicotteri Drago per l’evacuazione di persone bloccate in casa dall’innalzamento del livello dell’acqua causato dall’esondazione del torrente Senio a Cotignola e del Lamone a Bagnacavallo in località Traversara. A Casola Valsenio interventi in atto per diverse frane che hanno ostruito strade di collegamento.
Un "pensiero di vicinanza e solidarietà" alla "popolazione dell'Emilia Romagna che, in quest ore, sta frtonteggaindo un anuova, grave alluvione", ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, in Aula al Senato per il question time. A Forlì il Montone ha esondato, allagando i quartieri di San Benedetto e Villanova. Intanto, a Rimini, parte della città ha avuto u blackout nella notte e la frizione di Montefiore è isolata. Tutti i fiumi del bacino Reno, parte destra sono tutti sotto osservazione.
La conferenza stampa sullo stato emergenziale nell'Emilia-Romagna, colpita dal maltempo, è stata convocata per "informare la stampa sui dati che vi abbiamo appena fornito, perché gli importi elencati dimostrano come questo governo, ma anche quelli precedenti, siano stati assolutamente vicini nel fornire le risorse, e questo vale per tutte le regioni", ha detto il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, ricordando che "la Protezione civile ha distribuito e ripartito alle regioni un miliardo e 200 milioni negli ultimi due anni, lo abbiamo fatto agli inizi del 2023, sono fondi del PNRR". E "alla Regione Emilia-Romagna sono andati complessivamente oltre 90 milioni di euro, 30 milioni e 568.000 per coprire interventi che erano stati già progettati e anche avviati con i cantieri, 61 milioni e 136.000 per nuovi interventi legati alla messa in sicurezza del territorio".
Una somma che fa parte degli oltre 594 milioni che la regione ha ricevuto in dieci danni dal governo centrale, di cui il ministro ha elencato gli importi, ma in questo caso, ha sottolineato, essendo fondi del Pnrr, con vincoli di spesa temporali: "Non sappiamo quante di queste risorse sono state già impegnate, ma entro giugno 2026 le opere dovranno essere completate e collaudate perché si tratta di fondi del PNRR ", ha detto Musumeci. "Quindi - ha concluso il ministro - io credo che non sia un problema di risorse, ma un problema di programmazione e di progettazione, di mettere in cantiere e trasformare le idee in azione. Speriamo che questa ondata di maltempo possa attenuarsi nelle prossime ore ma nessuno si faccia illusione perché un territorio fragile e vulnerabile rimane sempre esposto".
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