Paderno Dugnano, l'incontro tra il killer e i nonni: cosa è successo a porte chiuse
È stato un incontro profondo e toccante quello tra il 17enne autore della strage familiare di Paderno Dugnano e i nonni. D'altronde, i due si sono resi disponibili a incontrare il nipote fin dai primi momenti dopo la tragedia.
La coppia di coniugi è andata così a trovare il nipote, quel nipote che nel giro di pochi minuti ha spazzato via le vite del padre Fabio Chiarioni, della madre Daniela Albano e del fratello di 12 anni Lorenzo. Cinque giorni fa il Tribunale per i minorenni di Milano aveva autorizzato, su richiesta della difesa, il colloquio, dopo che sia il 17enne che i nonni, così come gli altri familiari, avevano manifestato la loro disponibilità.
"Ascoltatemi, ho la soluzione". Chi fa irruzione ai funerali: Paderno Dugnano, altro choc
I nonni così come gli zii del ragazzo, hanno più volte ripetuto, infatti, che vogliono rimanergli vicino e vogliono aiutarlo nel suo lungo e complesso percorso giudiziario. Il ragazzo, a seguito dell'incontro con i nonni, è stato poi trasferito al carcere minorile di Firenze. I nonni avevano chiesto di vederlo perché, malgrado ciò che ha fatto hanno deciso di "sostenerlo". "Volevo proprio cancellare tutta la mia vita di prima", aveva messo a verbale, interrogato, il ragazzo parlando di un suo "malessere" che durava da tempo. Il 17enne ha raccontato di essersi sentito un "estraneo" rispetto al mondo.
"Gli starò vicino come una madre": Paderno Dugnano, chi è Enrica Michela Malberti