Roma allagata, Gualtieri e Pd sotto accusa: le prime parole del Campidoglio
Roma da "la città eterna" è diventata una città eternamente in emergenza. Prima gli incendi, poi l'immondizia e ora anche i fiumi d'acqua piovana. Da mezzogiorno di oggi, martedì 3 settembre, piove in tutta la capitale. Oltre trenta gli interventi dei vigili del fuoco per danni d'acqua, alberi e rami caduti, rimozioni di cornicioni e tegole su Roma e provincia. Intanto, il sito dell'Atac informa che le stazioni Manzoni e Lepanto (linea A) sono chiuse per le avverse condizioni meteo. La stessa azienda informa anche che per il maltempo le linee 045, 058 e 20 - che insistono sul quadrante Est – sono deviate su percorsi alternativi.
In via del Crocifisso, nelle immediate vicinanze dal Vaticano, l'acqua è arrivata fino all'altezza delle portiere. Già erano giunte previsioni di un temporale. Ma è indubbio che i romani siano rimasti sorpresi. Diverse le segnalazioni giunte alla centrale operativa della Polizia locale, in particolar modo per rami caduti e alberi pericolanti.
Ma dal Campidoglio si tenta in tutti i modi di allontanare le colpe dell'ennesimo disastro urbano dal sindaco Roberto Gualtieri. "Sul centro di Roma sono caduti in meno di un'ora 60 millimetri di pioggia, gli stessi che in media si cumulano in un intero mese autunnale. La potenza della perturbazione è stata improvvisa e non era prevista da alcun bollettino meteorologico". Così l'assessora all'Ambiente del Campidoglio Sabrina Alfonsi contatta dall'Ansa. "Alle 14.30, prima della bomba d'acqua - ha aggiunto - la Protezione civile era ancora alle prese con lo spegnimento di alcuni focolai di incendio".