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Paderno, il 17enne e la strage in famiglia. Antoniozzi: "Perché non dovete cercare il mostro"

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E' stato arrestato dai carabinieri il 17enne di Paderno Dugnano, alle porte di Milano, che ha confessato di aver ucciso a coltellate il padre Fabio Chiarioni, 51enne imprenditore edile, la madre Daniela Albano di 49 e il fratellino Lorenzo, di 12, nella villetta dove vivevano tutti insieme.

A comunicarlo è una nota del comando provinciale dei carabinieri. Ancora sconosciuto il movente del folle, triplice omicidio. I militari, intervenuti a seguito della chiamata al 118 da parte del ragazzo, trovato sul posto, hanno rinvenuto l'arma utilizzata per il delitto, un coltello da cucina, sottoponendolo a sequestro. Il 17enne in un primo momento aveva detto di essere entrato nella camera da letto del fratellino e di aver trovato lui e la mamma agonizzanti, con il padre con in mano un coltello, e di averlo poi ucciso a sua volta. Non risultavano però sul corpo del primogenito ferite o segni di colluttazione e per questo gli inquirenti hanno subito dubitato della sua versione. Una strage, che ricorda da vicino per ferocia quella di Erika e Omar a Novi Ligure (il 17enne si sarebbe accanito in particolare sul corpo del fratello minore) che ha sconvolto tutta la comunità di Paderno e anche il mondo della politica nazionale. 

"Ha ragione Vittorino Andreoli quando afferma che si uccide per banalità. Ha ragione Antonio Semerari, altro grande psicopatologo, quando afferma che il narcisismo ha una radicalità imperante. Un ragazzino di 17 anni uccide tutta la famiglia ci indica una sconfitta globale. E non si cerchi, ancora una volta, 'il mostro', che rassicura soltanto noi stessi. Era molto probabilmente un ragazzino normale, per come viene descritto. Non è normale la nostra incapacità intergenerazionale di capire e comprendere che progressivamente abbiamo abolito ogni senso di rispetto e di paura verso la morte. Che si replica come se fosse un videogioco. È una sorta di remake kubrickiano di una globalizzazione senza valori", è il duro commento di Alfredo Antoniozzi, vice-capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera.

"Era una famiglia normale, tranquilla, non seguita dai servizi sociali e descritta da tutti senza problemi. Sono sbalordita", conferma non a caso alle agenzie Anna Varisco, sindaca di Paderno. "Anche le scuole e gli insegnanti dei ragazzi dicono che erano entrambi tranquillissimi. Il fratello del padre, in particolare, era conosciuto in paese per il suo legame con la parrocchia". Il Comune ha deciso di proclamare il lutto cittadino il giorno in cui saranno celebrati i funerali dei genitori e del fratellino del 17enne.

Una "grande tragedia" che "lascia senza parole, inspiegabile. Un evento del genere lascia una comunità intera in lutto e sconvolta. Una famiglia delle nostre, persone che in molti conoscevano", si legge nel comunicato stampa diffuso dall'amministrazione comunale, che "esprime il proprio cordoglio e la propria vicinanza ai familiari e a tutti gli amici che sono stati colpiti da vicino da questo evento doloroso e inaspettato". Nel giorno dei funerali, di cui - evidenzia il Comune - "è prematuro conoscere la data - in tutti gli uffici pubblici di Paderno Dugnano sventoleranno le bandiere a mezz'asta. "Inoltre, invitiamo gli ufficio comunali e le Istituzioni presenti sul territorio a effettuare un minuto di raccoglimento alle ore 12 dello stesso giorno". 

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