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Moussa Sangare, le ultime parole a Sharon prima di accoltellarla: "Scusa per quello che sta per succedere"

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Che l'omicidio di Sharon Verzeni a opera di Moussa Sangare non fosse frutto di un "raptus violento" ormai lo stanno riconoscendo in molti. Il 31enne italiano con origini africane ha confessato alle forze dell'ordine di essere il killer della barista. Il ragazzo, a detta di chi lo conosceva bene e viveva accanto a lui, da tempo destava preoccupazione. Sono numerosi gli episodi di violenza che lo hanno visto come protagonista. Basti pensare a quando ha appicato un incendio a casa sua. O, ancora, a tutte le liti con i familiari e - soprattutto - quando ha riempito di botte la sorella.

"Ho visto questa ragazza che camminava guardando le stelle e ascoltando la musica - ha raccontato Moussa ai pm - e dentro di me ho sentito un 'feeling' (una sensazione, ndr)". Sangare ha poi rivelato cosa ha detto a Sahron pochi secondi prima di colpirla mortalmente: "Scusa per quello che sta per succedere". E lei gli avrebbe risposto: "Perché, perché, perché...". L'obiettivo del killer era "mirare al cuore" della ragazza. Ma la lama è "rimbalzata", forse su una costola della povera vittima. Perciò ha affondato il coltello per tre volte sulla schiena.

Molti utenti sui social hanno notato anche un macabro dettaglio che collega la passione più grande di Sangare - la musica - con il più brutale degli omicidi. Nel 2016, il 31enne collaborò con Izi nel brano "Scusa". La canzone, che nel frattempo ha raggiunto 14 milioni di visualizzazioni - continiene il seguente verso: "Scusa, certe cose non son bravo a dirle - Ho fatto un casino e non so come uscirne - È difficile parlarne, a soffrirne".

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