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Ultima Generazione, parla un "pentito": "Per alcuni è una forma di dittatura"

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È proprio vero: la speranza è l’ultima a morire. Li abbiamo visto in mezzo alle strade bloccare il traffico, li abbiamo visti arrampicarsi su statue e opere d'arte per imbrattarle e tutto in nome dell'amore per l'ambiente.

Stiamo parlando degli attivisti di Ultima Generazione, quello che in nome della loro causa avevano anche aperto una raccolta fondi (rivelatasi un flop).  Ma ora c'è qualcuno che potrebbe far cadere il loro castello di carta. Si chiama Cesare Paulin, è laureato in Fisica e finalmente si è reso conto che agli attivisti di Ultima Generazione la parola dialogo non sanno neanche dove si trovi sul vocabolario. “Ho continuato fino a dicembre 2022, fino a quando ho avuto un incontro con il gruppo strategico per esprimere le mie perplessità scientifiche sulle richieste di Ultima Generazione. Ho detto loro che ci sono alcune problematiche: se togliessi la benzina adesso, per esempio, le gente morirebbe di fame. Siamo dipendenti dai combustibili fossili; non si può dall’oggi al domani proibirne l’uso perché la vita umana dipende da questi”, ha raccontato il ragazzo a Il Giorno.

 

 

Il giovane ha anche raccontato al quotidiano l'organizzazione interna del movimento. "Ci sono vari gruppi di lavoro: stampa, social, grafiche, logistica…Uno di questi si chiama gruppo strategico e comanda: sono sempre gli stessi: 5/6 persone. Mi hanno detto che alcuni cominciano a essere infastiditi dal fatto che non si possa entrare. Alcuni cominciano a percepirla come forma di ‘dittatura‘: ‘decidete voi per cosa lottiamo, per cosa ci arrestano e noi prendiamo le denunce’…”. In particolare, gli attriti sono cominciati quando Cesare ha voluto discutere con gli organizzatori sulla necessità di una graduale transizione dal fossile alle energie green: Da un lato “capisco che sia importante far capire che i combustibili fossili siano un problema. Il rischio però è che dopo chiedano il Fondo riparazione: inutile per risolvere il problema climatico. Ho provato a esporre le mie idee, ma non ragionano molto con la loro testa”.

 

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