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Partinico, "le corna dell'estate". La moglie e l'amante, "vecchio montone di 60 anni"

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"La storia di corna dell'estate", l'ha ribattezzata Dagospia. A vergarla, per Mowmag, la penna "eruttiva" di Ottavio Cappellani, e forse non poteva essere altrimenti. Siamo in Sicilia, e qui questo torbido intreccio di passione, tradimenti, veleni, gelosie e vendette si confonde a tal punto da diventare quasi una leggenda metropolitana. 

Uno scandalo di provincia che è, insieme, nazionale, per quella sua capacità appunto "leggendaria" di farsi universale. Una storia, sottolinea Cappellani, "che sa di Vitaliano Brancati e Pietro Germi, di Mauro Bolognini e molto di Lando Buzzanca". Di altri tempi, di ruspanti e peccaminosi anni Cinquanta in un Mezzogiorno tanto tradizionale, in pubblico, quanto oltraggioso e scabroso sotto le lenzuola. A Partinico, provincia di Palermo, inizia a girare un ciclostile furtivo dal titolo emblematico, "Storia di una grande cagna 'ngravidata e di suo marito cornuto e contento". 

 

 

 

Nel documento sottobanco sono nominati i protagonisti con nomi di battesimo, professioni, e indirizzo. E così compaiono, scrive Cappellani, "1) La moglie bot***na 2) Il marito cornuto e contento ma non troppo (non troppo contento, cornuto assai). 3) Il fratello del cornuto e cognato della bot***na. 4) La madre, vecchia bot***na più bot***na della figlia (citiamo e, anzi, edulcoriamo pure)".

La signora piuttosto libertina (i toni usati dall'autore dell'originale sono decisamente più fumantini) "dai e dai si fici ingravidare da un montone che veniva dal Continente". Si sprecano i complimenti per l'amante: "vecchio di oltre 60 anni e grasso", con accoppiamenti selvaggi "senza nessun rispetto in una casa nascosta al mare". E il marito, da solo, a piangere. Le parole più dure, se così si può dire, sono però per la moglie fedifraga: "Urlava di godimento, la cagna, tanto che la sentirono dalla strada", e "non si curava manco di tenere la voce bassa o di nascondere la macchina".

 

 

 

La delazione bella e buona finisce con gli insulti per il marito, che ha ripreso in casa la moglie dopo che questa, di nascosto, avrebbe deciso di abortire "in continente". Una situazione "vergognosa, brutta assai per tutti". Dovrebbe essere un monito per tutta la cittadinanza di Partinico, sembra piuttosto una telenovela a luci rosse buona per chiacchierarne sotto l'ombrellone in spiaggia o sotto il pergolato, finito il pranzo.

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