"Sleepcation": come funziona la nuova vacanza per dormire (e basta)
Bagnetto e subito doccia con 45 gradi all’ombra per accomodarsi su un lettino sotto l'ombrellone? Estenuanti tour tra valli, masserie e campagne? No, un letto, un cuscino, luce spenta e tapparelle che lasciano entrare una carezza di luce: ecco, siete appena partiti per la vostra “sleepcation". La vacanza perfetta per chi ha un solo (e semplice) obiettivo: dormire e ricaricare le batterie, per davvero. Una nuova tendenza sta rivoluzionando il mondo dei vacanzieri alla ricerca dello sbadiglio. Dopo il rientro dalle “faticose” vacanze scandite da code in auto, code in spiaggia e ressa per le strade, c’è chi è pronto a ripartire per “riposarsi”. E i programmi per chi ambisce a godersi una vera e propria sleepcation sono tanti:ci sono i menù dei cuscini da scegliere in hotel, le “sleep stanze” e le consulenze degli esperti del sonno, veri tour operator dei guanciali. Alla base di questa ricerca senza sosta della pace dei sensi, secondo gli esperti, c’è lo stress.
Secondo l’Associazione Italiana per la Medicina del Sonno (AIMS) sono 12 milioni gli italiani che soffrono di disturbi del sonno, con 1 adulto su 4 che soffre di insonnia cronica. A tutto ciò vanno aggiunti i postumi del Covid: aumento dell’ansia e una dittatura dei ritmi frenetici e delle giornate sempre più impegnate tra call, telefonate e riunioni. E così ecco che il letto diventa il compagno di viaggio ideale. Il tutto condito, in alcune strutture dedicate, con massaggi energetici del sonno, materassi e cuscini speciali sistemati dagli “addetti del sonno”, personale dedicato per soddisfare ogni angolazione del collo e della testa del cliente. Una recente ricerca di Skyscanner ha rivelato che il 37% degli italiani riposa meglio in vacanza. E un italiano su quattro indica nel sonno l’attività principale a cui dedicarsi in ferie. Così è stata anche stilata la classifica dei cinque posti sulla faccia della terra dove con chiappe e schiena sul letto si riposa meglio: l’isola greca di Santorini, Hoi An in Vietnam, Marrakech, Città del Capo e Ubud in Indonesia. Qui ci sono le migliori strutture ricettive per accontentare ogni disperato cercatore di sonno. Ma occhio, non tutti vedono nella vacanza a letto un’ancora di salvezza. C’è chi soffre d’insonnia. Infatti, come diversi studi hanno dimostrato, tanti vacanzieri non riescono a dormire bene soprattutto in vacanza. Il motivo? Un chiodo fisso in testa: stare bene e sentirsi in forma il giorno successivo per “godersi” la vacanza, una vera e propria ossessione che stravolge il sonno. E così, beffa delle beffe, anche per chi crede di non averne bisogno, lo sleep toursim diventa la soluzione ideale per fare le vere vacanze. Sempre più strutture offrono pacchetti completi: si va dalle stanze e suite insonorizzate (come nel caso del Mandarin Oriental a Bangkok) alle sedute di meditazione con ipnoterapeuti, dalle sessioni di aromaterapia al riposo sui materassi ad acqua, aalle amache in seta aerea immerse nei suoni della natura tropicale fino alle docce all’eucalipto. Poi ci sono i trattamenti, come ricorda Lonleyplanet, di più giorni con un preciso scopo: approfondire clinicamente il quadro del sonno dei propri ospiti e proporre soluzioni personalizzate di miglioramento della qualità del riposo. Soluzioni da applicare al rientro in città per gestire al meglio il dolce dormire.
A New York, a due passi da Central Park, si può accedere a una delle sei “sleep suite” dell’hotel Park Hyatt: vi faranno compagnia decine di cuscini che tracciano il vostro sonno suggerendo poi i parametri per definire un programma total relax. In Italia una esperienza simile si può fare al Resort Castelfalfi, collocato nell’omonimo borgo tra Firenze, San Gimignano e la Costa Tirrenica. Qui il RAKxa Goodnight Sleep offre massaggi accompagnati dal tintinnio di campane tibetane con l’obiettivo di condurre il cliente sulla strada del sonno. Un massaggio che in 90-120 minuti prepara al sonno. Da non sottovalutare poi il trattamento Sleep Well Awaken Well proposto da Mandarin Oriental a Milano. Un terapista agisce direttamente sui livelli di energia e sui ritmi del sonno. Infine a Palazzo di Varignana, in provincia di Bologna, è nato il programma Deep Sleep: un pacchetto da tre o sei notti accompagnato da una alimentazione particolare che coniuga la buona tavola al relax. Provare per credere. “Dio preso dai rimorsi aveva fatto il sonno; l’uomo aggiunse il vino, sacro figlio del Sole”. Charles Baudelaire aveva compreso l'importanza di quel dono: il riposo bagnato dalle gocce di Bacco.