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Bayesian, il testimone: "Alle 21.30 già tuoni e lampi", cosa è successo subito dopo

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Cos'è successo davvero la sera di domenica 18 agosto sul Bayesian, poche ore prima che lo yacht extra-lusso del miliardario britannico Mike Lynch colasse a picco all'alba del lunedì al largo di Porticello, a Palermo, nel giro di 15 minuti a causa di una tempesta? 

Una lettrice del Giornale di Sicilia è intervenuta inviando al quotidiano locale alcune foto relative proprio a quella sera, prima della tragedia. "Mi trovavo a Solunto e abbiamo notato questa meravigliosa barca a vela affiancata da un panfilo più piccolo. Era tutto acceso come se stessero facendo una festa a bordo. Saranno state circa le 21.30. In quel momento il mare era calmissimo ma in cielo c'erano già lampi e tuoni che sono aumentati d'intensità nelle due ore successive".

"Verso mezzanotte si è alzato pure il vento che stava diventando sempre più forte - ha proseguito la lettrice, testimone oculare delle condizioni meteo che hanno colpito l'area -. Per noi era evidente che stava arrivando maltempo, non capisco proprio come dalla nave non si siano accorti di tutto quello che stava accadendo. Per questo siamo rimasti sconvolti quando abbiamo saputo della tragedia". 

 

James Cutfield, il comandante neozelandese del Bayesian, 51 anni di cui gli ultimi 8 passati alla guida di yacht e barche a vela di lusso, risulta indagato per naufragio e omicidio plurimo colposi a Termini Imerese. Tra i dubbi che gli inquirenti hanno sollevato la gestione dello staff, che si è portato prontamente sul ponte durante la tempesta lasciando invece il cuoco e gli ospiti sottocoperta, finiti poi in trappola a differenza dell'equipaggio. 

Secondo il progettista del Bayesian, l'architetto italiano Franco Romani, l'imbarcazione era stata progettata "per andare a vela con qualsiasi tempo". Perderebbe dunque peso il tema della violenza delle condizioni meteo. Dubbi, semmai, sulla condotta degli ospiti a bordo ma soprattutto dell'equipaggio, chiamato a garantire la sicurezza di tutti i personaggi. 

"Il portellone di poppa è chiuso, non permette alcun accesso verso l'interno. Il portellone laterale, invece, dà accesso a un gavone enorme dove ci sono lo Scuba, le bombole per le immersioni, il windsurf. Tutto quello che viene utilizzato per andare in mare viene tenuto lì perché questo portellone è a 60 centimetri dall'acqua: è più facile immergersi ma, se l'imbarcazione si inclina, fa entrare subito l'acqua all'interno". 

 

Proprio il clima di festa della serata avrebbe fatto dimenticare le priorità ai marinai. Il portellone laterale, suggerisce Romani, sarebbe stato aperto perché "i passeggeri potrebbero essere andati a fare il bagno e averlo lasciato così quando sono andati a cena". Un errore fatale. E imperdonabile.

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