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Sharon Verzeni, "svolta entro 48 ore": cosa filtra dalla caserma dei carabinieri

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"Oggi non vado a lavorare, vado domani". Sergio Ruocco arriva in via Adda a bordo della Punto rossa guidata dal suocero, Bruno, il padre di Sharon Verzeni, sul sedile del passeggero la madre della donna uccisa a coltellate la notte tra il 29 e il 30 luglio a Terno d'Isola, in provincia di Bergamo, che non parla e dribbla i giornalisti in attesa.

Ruocco è tranquillo e alla domanda se per oggi sono previste nuove convocazioni da parte dei carabinieri risponde: "Non penso. Spero che i carabinieri trovino presto il colpevole ma noi non possiamo dare più di tanto una mano. Quello che sappiamo lo abbiamo già detto". I cronisti chiedono che impatto avrebbe scoprire che l'assassino è una persona conosciuta e a quel punto interviene il padre della donna che chiudendo il cancello della villetta dice: "Sarebbe peggio, ma non pensiamo proprio".

Dagli inquirenti nel frattempo filtra ottimismo per una svolta imminente nelle indagini, "entro le prossime 48 ore". A quattro settimane dall'omicidio di Sharon continuano le convocazioni di possibil persone informate sui fatti. I carabinieri hanno già ascoltato alcuni residenti di via Castegnate per raccogliere eventuali testimonianze: finora le persone sentite (senza essere indagati e senza avvocato) sono state oltre cento, tra familiari, parenti, colleghi, vicini di casa e abitanti del posto.

Sharon è stata accoltellata 4 volte la notte tra il 29 e il 30 luglio scorsi poco prima dell'una. Unico indizio regalato dalle telecamere di sicurezza: una persona in bicicletta che percorre contromano via Castegnate (che è un senso unico), nella direzione opposta rispetto al punto in cui la cameriera è stata uccisa e pochi istanti dopo. Nei sopralluoghi nella casa in cui Ruocco e la Verzeni convivano sono stati sequestrati un computer e un cellulare dell'uomo, anche se non è chiaro perché non fosse già stato acquisiti agli atti d'indagine prima. A complicare il tutto, il fatto che Sharon non avesse ombre nella sua vita privata: oltre al lavoro al bar Vanilla Food di Brembate, la ragazza non aveva grandi amicizie o frequentazioni. Un testimone ha però parlato di qualche "inquietudine" o "turbamento" recenti nel rapporto con il compagno. Unica "increspatura" nella versione fornita da Ruocco e da parenti e amici fin qui serena se non idilliaca.

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