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Ladri senza cuore: vergogna all'ospedale dei bambini a Milano

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Gigia Pizzulo
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Avevano parcheggiato nel sotterraneo dell’ospedale, per garantirsi un po’ di fresco al ritorno e perché gli sembrava un posto sicuro rispetto alla strada. Invece all’uscita dall’ospedale pediatrico Vittore Buzzi, in piazza Gerusalemme, c’è stata l’amara sorpresa. Vetri spaccati per tentativo di furto e danni per qualche migliaio di euro. Ladri e scassinatori non si fermano di fronte a niente. Nemmeno davanti ai luoghi di cura, persino quelli che ospitano i più piccoli, probabilmente pensano che le persone che accedono agli ambulatori o ai reparti sono distratte da altri pensieri e per loro sia più facile lasciare, o meglio dimenticare, qualcosa di valore nella vettura. In realtà è più il danno, che va a sommarsi alle preoccupazioni e ai pensieri dello stato di salute del proprio bambino o della mamma, che altro.


A poco possono videocamere o guardie che, là dove presenti, non riescono a garantire copertura e presidio di tutte le aree di accesso alle strutture delle varie Asst della metropoli. Fatti spiacevoli di cui siamo abituati a sentir parlare per quanto riguarda i parcheggi incustoditi nei pressi dei grandi ospedali, raramente in una struttura pediatrica, soprattutto come il Buzzi, dove i numeri registrano grandi affluenze da ogni parte d’Italia. La notizia di per sé è una segnalazione di delinquenza, di quelle che accadono su tutto il territorio nazionale, ma l’idea che sia stato violato un luogo dove si accede solo per poter curare i propri bambini, le donne che hanno appena partorito o le mamme in genere, è il fatto che desta maggior sdegno.
La foto della vettura sfondata è stata subito postata sui social di “Milanobelladadio” che ha registrato numerosi commenti. «Ma Sala ha gli occhi chiusi – scrive un utente - perché l’importante a Milano è fare multe e festeggiare il pride». «Il sindaco Sala potrebbe impiegare più forze dell’ordine, far girare più volanti della vigilanza, anche se non è il responsabile per la pubblica sicurezza – replica un altro signore di nome Davide -. Potrebbe usare meglio le poche risorse che ha a disposizione, spendendole per potenziare l’organico degli agenti della Polizia Locale che ormai sulle strade sono un miraggio».

 


E ancora. «Non riesce a pagare i vigili, i dipendenti Atm e pure quelli del Comune si licenziano per quanto bassa è la retribuzione», rimarca Danny esprimendo quello che è un po’ il pensiero dei milanesi. Purtroppo le percentuali di auto vandalizzate sono in netto aumento, vetri rotti in città se ne vedono in molte strade. «Non so se avete fatto un giro in Porta Venezia in questi giorni, io sono rientrato da poco e la situazione è la seguente: letteralmente un tappeto di cristalli frantumati su tutti i marciapiedi (zona Vittorio Veneto-Zarotto-Lazzaretto) – aggiunge un altro follower di nome Vincenzo -. Un tempo spaccavano se intravedevano qualcosa sui sedili, borse, zaini e altro, adesso lo fanno anche se non c’è niente sperando di trovare qualcosa nei cassetti da poter vendere per acquistare droga dai soliti noti salendo le scale all’incrocio Vittorio Veneto–La zzaretto». Il problema vero è che il numero delle segnalazioni, rispetto ai vandalismi, è molto basso tanto che le statistiche registrano Milano come città tranquilla. «Se pochi denunciano risulta che Milano è sicura», conclude Alessandro, che ha subito lo scassinamento della macchina ed è stato alla Polizia per segnalare l’accaduto.

 

 

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