Sharon Verzeni, "Mi ha accoltellato". Aveva riconosciuto l'aggressore?
Continuano a emergere nuovi sviluppi sul caso di Sharon Verzeni, uccisa lo scorso 31 luglio a Terno d'Isola, la donna che prima di morire ha tentato di mettersi in salvo chiamando i soccorsi. Ed è proprio da quell'ultima chiamata al 118 che gli inquirenti stanno cercando altri importanti tasselli.
La vittima al telefono avrebbe detto: "Mi ha accoltellato" e non "mi hanno accoltellato", come si pensava all'inizio. L’orario della chiamata registrato dalla centrale del 118 è quello delle 00.52 e la barista dice: "Mi ha accoltellato". Una frase che dunque restringe il campo in quanto a ucciderla sarebbe stata una sola persona e la domanda sorge dunque spontanea. Sharon ha riconosciuto il suo aguzzino/a ? Chissà. Magari l'ha detto così, senza un ragione precisa.
"Io non ho visto niente": Sharon Verzeni, il supertestimone ora è indagato
Intanto, gli inquirenti continuano a scavare nella vita della donna sentendo vicini e famigliari. A essere indagato invece per falsa testimonianza è il vicino di casa di Sharon Verzeni. Le telecamere di videosorveglianza hanno immortalato l’anziano signore al balcone a fumare una sigaretta. L'uomo aveva affermato di non aver visto nulla e questo anche se l’uomo in bici gli passa sotto casa e dalle immagini lui gira il capo, come se lo seguisse con lo sguardo. "Le telecamere inquadrano anche diversi altri soggetti che man mano stiamo identificando", sottolineano i carabinieri.
"Ero sul balcone a fumare". Sharon Verzeni, spunta un supertestimone: cosa ha visto