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Bayesian, "la deriva mobile era sollevata": cosa emerge dai primi rilievi

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La deriva mobile era parzialmente sollevata quando lo yacht Bayesian è affondato nei giorni scorsi al largo di Palermo. Si tratta di un sistema che porta all’abbassamento della chiglia fino a 10 metri di profondità. In posizione sollevata è di 4,05 metri e in posizione discesa è di 9,83 metri. In genere, tenerla abbassata porta a maggiore stabilità. Anche questo, quindi, potrebbe aver contribuito alla tragedia dell'imbarcazione. 

Dai primi rilievi, pare che la deriva fosse sollevata per la navigazione sottocosta. Cosa che, insieme alla forza del vento, potrebbe aver reso la barca meno stabile. Altra ipotesi è che sia rimasto aperto il portellone di poppa, dove si trovano tender e moto d’acqua. Questo avrebbe accelerato l’allagamento dello scafo. Gli oblò e i boccaporti, inoltre, erano spalancati. Probabile, in quest'ultimo caso, che il sistema automatico di chiusura di cui disponeva il Bayesian non abbia funzionato o non sia stato attivato per errore.

 

 

 

A parlare della deriva alzata è stato il navigatore di Cagliari Andrea Mura, che a Repubblica ha detto: "La notte del tornado il Bayesian aveva la deriva alzata e magari anche il tambuccio, l’ingresso per scendere nelle cabine, aperto per rinfrescare l’interno. È possibile anche che gli oblò si siano spaccati quando il fianco della nave si è piegato e che il portellone di poppa che ospita il gommone di servizio non fosse chiuso. L’acqua così entra a centinaia di litri al secondo". 

 

 

 

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