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Calabria regina delle vacanze: social impazziti per i prezzi low cost

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Roberto Tortora
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L’Italia è bella tutta, il cliché è ormai consolidato. È pur vero che sia una verità inscalfibile e, in tempi duri per il portafogli, valorizzare le bellezze a poca distanza da noi potrebbe rivelarsi una scelta azzeccata non solo per i paradisi in cui andremmo a stare, ma anche per i bilanci familiari di fine mese. Quest’anno il premio “low cost” lo vince la Calabria, bagnata a ovest dal Mar Tirreno, a est dal Mar Ionio, a nord-est dal golfo di Taranto e a sud-ovest è separata dalla Sicilia dallo Stretto di Messina. In totale, 700km di costa piena di borghi da cartolina e ben tre parchi nazionali (Sila, Aspromonte e Pollino - quest'ultimo condiviso in parte con la Basilicata). Un mix di mare, cultura e natura che la rende molto attrattiva, insieme ai prezzi decisamente concorrenziali. 

Una terra antica, dotata di acque cristalline, prezzi bassi e nessun “overtourism”, ciò che sta affliggendo ormai l’Albania, non più terra sconosciuta e a costi limitati. Nel 2024 l'Osservatorio ASTOI Confindustria Viaggi inserisce la Calabria tra le mete più desiderate dagli italiani, insieme alle eterne Puglia, Sardegna e Sicilia. Mentre l'anno scorso il Time la celebrava come una delle terre più "sottovalutate" da visitare almeno una volta nella vita. Sulla costa tirrenica, a Campora San Giovanni, frazione di Amantea, un ombrellone e due lettini costano 10 euro per tutto il giorno nella settimana di Ferragosto. E il parcheggio custodito appena 2 euro. Simile la situazione nella vicina spiaggia di Coreca con ombrellone e lettini a 15 euro. E le gioie arrivano anche a tavola: un pranzo al mare con un piatto di tagliatelle all’aragosta, una tagliata di tonno, due calici di vino e un contorno valgono una spesa da 50 euro in due persone. Molti lidi, inoltre, consentono il cibo da casa, senza essere obbligati alla consumazione in loco. I prezzi sono leggermente più alti, invece, sulla costa ionica, dove un ombrellone e due lettini può arrivare a costare fino a 35 euro, questo a Pietra Grande. Maria Grazia Gazzaruso, presidente della sez.

Turismo di Unindustria Calabria dichiara: “I conti si faranno a fine stagione, ma la sensazione è quella di un forte interesse. Soprattutto ad agosto le strutture sono andate sold out nelle località più note come Tropea, Pizzo, Sibari, Scalea, Diamante e la Riviera dei Cedri. In Calabria non si deve scegliere tra mare e montagna: si possono visitare entrambi, a pochi km di distanza. Una morfologia unica che è una grande attrattiva. Gli europei stanno riscoprendo la regione, merito anche di varie campagne di comunicazione all'estero che hanno rilanciato il brand Calabria in Europa. La sfida è creare un turismo sostenibile, che crei attività economica ma senza distruggere i luoghi e la loro autenticità. La Calabria – conclude la Gazzaruso - ha tutte le carte in regola per diventare una meta turistica di prim'ordine”.

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