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Straniero rapina e viene espulso: novanta pagine di precedenti

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Emiliano Dal Toso
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L’ennesimo colpo, convinto di farla franca. Come sempre. Ma non poteva immaginare che questa volta tutta la verità sul suo passato sarebbe venuta fuori. Mohammed Dowida, straniero senza fissa dimora, è stato arrestato per aver rubato in un supermercato, il Carrefour Market di via Fratelli Recchi, a Como, e in questura è risultato avere ben novanta pagine di precedenti penali. Novanta pagine. Un curriculum vitae criminale di tutto rispetto per il marocchino, che si è reso protagonista di un’azione delinquenziale decisiva perché finalmente emergesse il suo passato. Un episodio marginale, tutto sommato, se confrontato con tutti i suoi precedenti, di cui molti legati allo spaccio di sostanze stupefacenti.

«Sono in Italia da ventisei anni e sono sempre stato un irregolare»: una confessione scioccante, da parte di un trentasettenne che di fronte al giudice che lo stava processando ha dovuto ammettere tutti i suoi illeciti. E riconoscere quel suo lungo percorso da fuorilegge. Nella serata di domenica scorsa, gli agenti, intervenuti sul posto, avevano preso contatti con il personale dell’esercizio commerciale, accertando come Mohammed Dowida avesse prelevato merce di vario tipo dagli scaffali del Carrefour per un valore complessivo di settanta euro. Dopo aver danneggiato alcune confezioni, aveva tentato di uscire senza pagare, ma era stato immediatamente bloccato dagli addetti alla sicurezza. Tutti i prodotti, inclusi quelli che aveva danneggiato, sono stati restituiti ai legittimi proprietari. Ma dopo essere stato accompagnato in questura, a seguito di un’analisi attenta e dettagliata delle forze dell’ordine, ecco tutta la verità su Dowida: a suo carico, risultano addirittura novanta pagine di precedenti. La maggior parte dei reati, ovviamente, non sono stati commessi soltanto a Como e in Lombardia, ma anche in altre regioni del Paese. A ogni modo, si tratta di un numero di illeciti ragguardevole, che dapprima ha spiazzato e successivamente allarmato i poliziotti: oltre ai precedenti, è stato tratto in arresto anche per la sua abituale propensione a delinquere e per la sua pericolosità sociale. Sul capo del nordafricano pendeva, oltretutto, un ordine del questore di Milano, Bruno Megale, di lasciare il Paese, il quale gli era stato notificato nei giorni scorsi, ma che evidentemente non è stato rispettato. Nello specifico, il maghrebino è risultato soggetto a innumerevoli reati contro il patrimonio, violazioni in materia di stupefacenti e immigrazione.

LA DECISIONE DEL GIUDICE
Il processo per il furto nel supermercato comasco si è tenuto lunedì mattina e l’avvocato che l’ha assistito, il legale Massimiliano Galli, ha optato per il patteggiamento di quattro mesi di pena senza la sospensione. Non abbastanza per il giudice. Quest’ultimo ha deciso di disporre con effetto immediato il divieto di dimora nella provincia di Como. Considerato il profilo criminale dell’imputato ha proceduto a firmare anche il nulla osta per l’espulsione dell’immigrato irregolare.

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