Ragno violino, morsa una 73enne nel Salento: calvario di tre mesi, come sta oggi
Quanto successo al 23enne Giuseppe Russo, morto a Bari dopo un mese di ricoveri in tre ospedali diversi per via delle complicanze del morso del ragno violino, non sarebbe un caso isolato purtroppo. A subire il morso di questo aracnide, lo scorso giugno, è stata anche una donna di 73 anni, la signora Anna, viva per miracolo. Quest'ultima ha sentito una leggera puntura alla coscia mentre puliva la casa al mare. Il giorno dopo ha avuto febbre alta, coscia gonfia, arrossamento e dolore. Il medico le ha prescritto una terapia con cortisone, antistaminici e antibiotici, ma la situazione è comunque peggiorata.
In poco tempo, come si legge sul Corriere della Sera, le sono comparse macchie nere e necrotiche sulla coscia e nella zona del basso ventre, che l'hanno convinta ad andare al pronto soccorso dell'ospedale di Lecce. Lì l'hanno ricoverata nel reparto di malattie infettive, dove le hanno somministrato dei potenti antibiotici fino a quando una tac non ha rivelato la presenza di multiple raccolte ascessuali nella coscia e nell'addome inferiore, oltre a un'infiammazione acuta delle fasce muscolari del basso ventre. Sindrome di Fournier, una grave infezione necrotizzante con un alto tasso di mortalità: questa la diagnosi.
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Dopo l'operazione per rimuovere le zone necrotiche, la donna è stata trasferita in terapia intensiva e messa in coma farmacologico per gestire il dolore. In un secondo momento, invece, ha iniziato una terapia per pulire le ferite. Oggi per fortuna inizia a stare meglio.
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