Sharon Verzeni, 40 test del Dna consegnati ai Ris: "Si sa già se è uomo o donna"
Ben 40 test del Dna sarebbero stati inviati ai Ris nell'ambito delle indagini sulla morte di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa a coltellate a fine luglio a Terno d'Isola in provincia di Bergamo. Quelli raccolti sono i profili genetici di familiari, abitanti della zona e anche dei soccorritori, così da escludere le tracce di Dna non importanti per le indagini, come quelle di chi è intervenuto per aiutare la donna.
I campioni saranno analizzati dai carabinieri del Ris, che poi li confronteranno con le tracce riscontrate sulla strada in cui si è consumato il delitto e sugli indumenti della Verzeni nonché su alcuni coltelli recuperati nella prima fase delle indagini. Al momento, comunque, è probabile che già si sappia se le tracce trovate su corpo e indumenti di Sharon appartengano a un uomo o a una donna. "Il confronto con altri profili genetici è infatti possibile solo se è stato fatto il profilo del Dna" ottenuto dalle tracce trovate sulla vittima o sulla scena del delitto, ha spiegato il genetista Giuseppe Novelli dell'Università di Roma Tor Vergata.
"Uccisa da un'altra donna?": Sharon Verenzi, un clamoroso cambio di scenario
Infine, pare che nei video analizzati dagli inquirenti ci sia un buco di tre minuti. Questo vuoto potrebbe voler dire che Sharon e l'assassino hanno fatto una chiacchierata prima dell'omicidio, come riporta La Stampa. Se questo fosse vero, allora, la vittima sarebbe stata uccisa da una persona che conosceva.