Napoli, il collaboratore del prete anti-Meloni è comunista
L’ideatore è raggiante: «Non ci ho messo molto a convincere la parrocchia di Forcella e il suo sacerdote, anzi», scrive su Facebook, «è stato quasi lui a convincere me. Se a raccogliere le firme contro l’autonomia si mettono anche le chiese, allora è il momento di provarci davvero». L’ideatore è l’ex consigliere regionale campano di Rifondazione comunista Corrado Gabriele, poi entrato nel Pd di Vincenzo De Luca e gran sostenitore della causa palestinese. Il sacerdote invece è Carmelo Raco, a capo della parrocchia di San Giorgio Maggiore, a Forcella – nel cuore di Napoli – dove il don durante la messa invita i fedeli a firmare per il referendum contro l’autonomia differenziata. Il sagrestano, Riccardo, a fine celebrazione – dentro la chiesa – accoglie le anime devote a Elly da Lugano e San Giuseppe Conte da Volturara Appula, e fa compilare il modulo.
IL NUOVO CATECHISMO
Libero ha approfondito la notizia, prima confinata alle cronache locali, e l’ex comunista Gabriele – il quale collabora con la chiesa per le attività sociali – l’ha pubblicata sui social come una medaglia. “La messa è finita, firmate in pace”, ha aggiunto, riprendendo il finale dell’articolo. Poi ha aggiunto: «Grazie della pubblicità gratuita», che invero è informazione, e comunque è un bene, concordiamo, che si sappia cosa succede in certe parrocchie, che non si dedicano solo allo spirito ma anche alla scomunica del governo di centrodestra. Pure sulla pagina Facebook “No all’autonomia differenziata” hanno pubblicato la prima pagina di Libero, ed è tutto un insulto al nostro quotidiano. È la democrazia dei compagni, delle anime belle.
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A Napoli però c’è chi protesta contro il sacerdote. «Politicamente», ci dice Ciro Manzo, dirigente di Fdi, ex consigliere comunale di Napoli e coordinatore della zona Arenella-Vomero, «ritengo quella parrocchia un covo di comunisti. Guardi, ci stiamo organizzando per fare controinformazione con un gazebo di fronte al sagrato: alla prossima segnalazione da parte dei fedeli ci mobilitiamo. I cittadini», sottolinea, «hanno il diritto di sapere la verità». Il figlio, Andrea, è presidente del circolo di Fdi Arenella-Vomero: «Abbiamo ricevuto proteste da parte di chi ha dovuto assistere durante la celebrazione a un vero e proprio spot, con il parroco che invitava tutti a firmare contro l’autonomia differenziata. Il prete è già noto per il suo attivismo politico, come il suo collaboratore Gabriele, ma stavolta hanno toccato il fondo. Chiedo un intervento dell’autorità ecclesiastica per porre fine a questa triste vicenda».
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PAROLE D’ORDINE
All’ingresso della parrocchia, sopra all’orario delle messe, è stato affisso il volantino che la sinistra sta distribuendo ai banchetti nelle piazze, dove raccoglie le firme per abrogare la consultazione: “Sì all’Italia libera, unita e giusta”, e sotto la sfilza di slogan contro lo “Spacca Italia”, come lo hanno ribattezzato le opposizioni, gli stessi partiti che all’inizio hanno provato a spacciare l’autonomia per l’indipendenza; poi è stato il turno della “Secessione dei ricchi”, e ora il nuovo grido di battaglia. Falce e turibolo.