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Sharon Verzeni, che traffico ha generato in quei 50 minuti: la svolta nello smartphone?

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Lo smartphone di Sharon Verzeni, la 33enne accoltellata e uccisa a fine luglio a Terno d’Isola in provincia di Bergamo, potrebbe essere fondamentale per le indagini sulla sua morte. Al momento, infatti, non si conoscono né il killer che l’ha sorpresa di notte, mentre passeggiava per strada, in via Castegnate, né il movente del delitto.  Stando a quanto trapelato dalle indagini, come riportato da Repubblica, pare che il telefono della donna abbia generato traffico durante la camminata di quella notte, durata una cinquantina di minuti. Non si sa se si tratti di chiamate o messaggi, né con chi li avrebbe scambiati. L’unica cosa certa è che c’è stato del traffico. Cosa che fa pensare a un appuntamento che magari la donna avrebbe potuto avere con qualcuno o a una trappola.

Su questi elementi e sulla frequenza delle camminate serali e notturne di Sharon si sarebbero basate le domande che due giorni fa i carabinieri hanno fatto al compagno della donna, Sergio Ruocco. Quest’ultimo, convocato come persona informata dei fatti, sarebbe stato risentito in caserma per ben cinque ore. Proprio lui, che la notte del delitto dormiva in casa, all’inizio era stato preso in considerazione come sospettato. Ma poi è stato subito scartato: non lo si vede passare, infatti, sotto la telecamera posizionata nella via di casa. Dunque, da lì non si è mai mosso. E a proposito del traffico sul telefono della compagna, pare invece che non abbia saputo dare risposte agli inquirenti.

 

 

 

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