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Francesca Colombo? "Semplice indigestione, vada a casa". E muore: orrore a Patti

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"Non si può morire così". Sono queste le parole colme di rabbia e dolore pronunciate da Giuseppe Balletta, il marito di Francesca Colombo morta a seguito di un intervento. La donna era arrivata da Legnano a Patti, in provincia di Messina per trascorrere insieme al consorte le vacanze estive. L'incubo di Francesca è iniziato due giorni prima di morire, quando dei forti dolori addominali l'hanno costretta a recarsi al pronto soccorso dell'ospedale di Patti dove, dopo essere stata rassicurata, è stata dimessa.

"È solo una indigestione, adesso mangi leggero", le avevano detto rincuorando così la coppia. Ma Francesca Colombo ha continuato a stare male per due giorni finché la sera del 9 agosto è tornata in ospedale. Giunta nella struttura la donna viene visitata nuovamente ed ecco l'amara scoperta: occlusione intestinale. Francesca Colombo a quel punto viene portata in sala operatoria dove viene operata d'urgenza.

 

 

 

L'intervento però non è andato a buon fine e la donna non ce l'ha fatta lasciando nella disperazione il marito e il figlio di 19 anni. "Non si può morire così. Non si può lasciare andare un paziente dolorante a casa, consigliando di mangiare brodini...", commenta Balletta, ripetendo quanto scritto in un esposto alla Procura. L'uomo è senza parole per "la leggerezza o l’incompetenza" dei sanitari i quali "avrebbero dovuto diagnosticare con 48 ore di anticipo la presenza di una occlusione intestinale, intervenendo subito, non quando non c’era più nulla da fare".

All'uomo non resta che cercare la verità e chiede spiegazioni ai vertici dell’ospedale Barone Romeo,  ai dirigenti dell’Azienda sanitaria di Messina: "Io so solo che mia moglie è stata sottoposta a un prelievo di sangue ed elettrocardiogramma. Poi, alle 20 del 7 agosto, la dimissione. Con un medico che minimizzava parlando di indigestione, "Basta un protettore gastrico"...".

Intanto, il direttore sanitario, Giovanni Merlo, fa sapere che "stiamo raccogliendo tutte le cartelle cliniche, l’esito di ogni esame eseguito durante l’osservazione e il successivo ricovero in modo da offrire alla magistratura il massimo di trasparenza e di collaborazione. Ma non sono io che posso rilasciare dichiarazioni...". L'ospedale di Patty era balzato sulle cronache cittadine anche per un altro caso di mala sanità. La scorsa settimana cercarono di contenere una frattura alla gamba di un ragazzo utilizzando del semplice cartone. 

 

 

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