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Firenze, scrivono il nome su Ponte Vecchio? Massacrati: quanto devono pagare

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"Gli eroi sui marmi e i coglion sui muri: scrivono lor nome perchè etterno duri", dice un vecchio proverbio parmigiano che prova a dare una giustificazione al perché qualcuno senta il bisogno di scrivere o incidere il proprio nome su un monumento. Il motto calza a pennello per i due imbecilli che stati colti sul fatto dalla Polizia Municipale di Firenze mentre stavano lasciando con un pennarello nero la loro firma su Ponte Vecchio. Si tratta di due turisti stranieri di 21 e 23 anni due volte imbecilli: non solo perché il tentativo di lasciare una traccia di sé nel tempo non ha ragione di esistere, ma soprattutto perché si sono visti applicare i nuovi articoli del codice penale previsti dalla legge del 22 gennaio 2024 e dunque la sanzione che va da 10.000 a 40.000 euro. 

La legge 'Disposizioni sanzionatorie in materia di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici e modifiche agli articoli 518-duodecies, 635 e 639 del Codice Penale' era stata fortemente voluta dal governo contro gli attivisti per l'ambiente che negli ultimi anni, hanno portato a segno numerose azioni coordinate e diffuse in molti Paesi dell’Occidente attraverso la rete internazionale Last Generation per accendere l’attenzione pubblica sugli effetti dannosi del cambiamento climatico. I manifestanti, oltre a bloccare il traffico, spesso hanno usato il tramite dell’arte, seppur in maniera “indiretta” – o forse troppo “diretta” – imbrattando monumenti pubblici o incollandosi letteralmente alle opere conservate nei musei diventando così il target della legge promossa dal ministro della cultura Gennaro Sangiuliano

 

 

Questa disposizione seppur ribattezzata “legge eco-vandali” o “eco proteste”, si applica però a tutti coloro sorpresi a "toccare" un monumento. E così i due ventenni beccati dalla Polizia Municipale di Firenze, che non hanno nulla a che fare con gli attivisti di Ultima Generazioni, saranno però costretti - e qui sta tutta la loro imbecillità - a pagare il reato come fosse loro. “Serve rispetto per la città, ora punizioni esemplari. Chi viene a Firenze deve rispettare i suoi monumenti e i fiorentini", ha commentato l’assessore alla Sicurezza Andrea Giorgio ringraziando la Polizia Municipale, "sempre impegnata nel contrasto ai comportamenti scorretti nel nostro centro storico, a tutela della legalità, del decoro urbano e dei nostri monumenti”. 

 

 

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