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Sharon Verzeni, arrestato l'uomo del box sequestrato: ha un alibi

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L'omicidio di Sharon Verzeni resta un giallo. La 33enne ammazzata a coltellate a Terno d'Isola non avrebbe visto in faccia il suo assassino, è stata sorpresa alle spalle, come risultato dall'autopsia, e non avrebbe avuto il tempo di difendersi. Ma come riporta ilGiorno, da qualche tempo gli occhi erano puntati sul box posto sotto sequestro nei pressi del luogo in cui si è consumato il delitto.

All'interno erano stati trovati dei coltelli e una branda. Chi dormiva in quel garage? Ora a questa domanda c'è una risposta precisa: è stato arrestato a Stezzano, in casa di connazionali, un marocchino che aveva usato il garage come un rifugio e come piccolo centro per lo spaccio di droga a Terno d’Isola e non solo.Quando i militari lo hanno rintracciato aveva addosso 30 grammi di cocaina. Classe 1991, sempre come riporta Il Giorno, ha dei precedenti. Ora si trova in carcere, dopo la convalida del gip: gli sono stati sequestrati due cellulari. Ma attenzione: per la notte in cui è stata uccisa Sharon, quella tra il 29 e il 30 luglio, ha un alibi. Sul coltello ritrovato nel box non ci sono tracce ematiche, nessun alone di sangue. Esce così della scena del crimine lo straniero che per primo era rientrato tra le “persone monitorate“ da parte degli inquirenti. La ricerca dell'assassino dunque riparte dall'inizio e questo giallo diventa sempre più indecifrabile. 

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