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Sharon Verzeni, copiati i cellulari: colpo di scena, una donna potrebbe aver visto tutto

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Roberto Tortora
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Possibile svolta nel giallo della morte di Sharon Verzeni, uccisa per strada dieci minuti prima dell'una, nella notte tra lunedì 29 e martedì 30 luglio scorso mentre camminava, com'era solita fare, a Terno d'Isola, in via Castegnate, nel Bergamasco. In quel momento il suo compagno, Sergio Ruocco, si trovava a letto a dormire. C’è una donna che ha visto per prima Sharon a terra accoltellata: è un'automobilista che è passata proprio a mezzanotte e cinquanta in via Castegnate. Ha visto Sharon a terra ma, impaurita e pensando a una sbandata, ha prima proseguito e poi è tornata indietro: a quel punto c'era già un'altra coppia di automobilisti che soccorreva la trentatreenne. L'automobilista non avrebbe però visto persone sospette allontanarsi.

Gli inquirenti del nucleo investigativo di Bergamo, della compagnia di Zogno e dei loro colleghi del Ros, intanto, scavano nei cellulari sia della Verzeni sia di Ruocco, il compagno, sperando di trovare qualche indizio che possa risolvere quello che, ad oggi, è un vero e proprio mistero. È stata eseguita una “copia forense” di entrambi i dispositivi dei due individui, per cercare di recuperare anche messaggi che magari erano stati cancellati prima del delitto. Sharon, al momento, sembrava non essere molto attaccata al suo cellulare: poche chat, poche telefonate e qualche giochino che ogni tanto la donna utilizzava, come pare anche poco prima di uscire di casa per l’ultima volta. Dettaglio, questo, fornito dal compagno. Anche la vita di Sharon era molto semplice, si divideva tra la casa condivisa con il compagno a Terno d’Isola, dove i due vivevano da tre anni, ed il lavoro come barista che aveva da un anno. Prima, aveva lavorato come estetista in un locale di Borgo Santa Caterina, uno dei quartieri più centrali di Bergamo.

I colleghi l’hanno descritta come una ragazza tranquilla, gentile, sempre disponibile e piuttosto riservata. Anche familiari e amici hanno confermato che Sharon non aveva una vita sociale molto intensa: tra le sue passioni c'era la lettura, leggeva in media un libro al mese preso in prestito alla biblioteca di Terno, e da qualche tempo anche le passeggiate consigliate dalla dietologa per perdere qualche chilo. Passeggiate che a luglio Sharon aveva preferito fare soprattutto di sera perché c'è più fresco e alle quali era spesso accompagnata dal compagno. Fondamentale, settimana prossima, sarà il risultato delle analisi sul dna del Ris di Parma, effettuate durante l’autopsia sui vestiti di Sharon e su alcuni coltelli, nella speranza che possa saltar fuori qualche traccia di materiale genetico diverso da quello della vittima.

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