Olbia, nascondono i nipoti nel bagagliaio e prendono il traghetto: finisce male
Una coppia di turisti provenienti dal Trentino stava per rientrare dalle vacanze in Sardegna insieme ai due nipotini. Tuttavia, al momento dell'acquisto dei biglietti per il traghetto, c'era un grosso problema: senza i documenti dei bambini, non era possibile acquistare i biglietti per i minori. La soluzione escogitata dai due turisti è stata folle, rischiosa: nascondere i bambini nel bagagliaio dell'auto da imbarcare. Sebbene inizialmente sembrasse che il piano stesse funzionando, un controllo a bordo poco prima della partenza ha svelato l'inganno. La coppia e i nipoti sono stati così costretti a rimanere a terra, con una multa di duemila euro per gli adulti.
Secondo quanto riportato da La Nuova Sardegna, il 28 giugno la coppia, sui 45 anni, si è recata alla biglietteria di Olbia per acquistare quattro biglietti, una cabina e il passaggio auto per il traghetto diretto a Livorno. Alla richiesta dei documenti dei due nipoti, di 12 e 10 anni, marito e moglie hanno spiegato di non averli con sé, aggiungendo: "Sono i nostri nipoti, all’andata non ci avete chiesto nulla e siamo arrivati in Sardegna senza problemi". Tuttavia, il personale della biglietteria è rimasto fermo sulla richiesta dei documenti, rifiutando di emettere i biglietti per i bambini. Gli zii, quindi, hanno acquistato solo due biglietti per loro e si sono allontanati.
Dovendo però fare ritorno in Trentino e non potendo lasciare i nipoti da soli in Sardegna, la coppia ha ideato il piano: nascondere i bambini nel bagagliaio del loro Suv. Riusciti a superare i controlli di sicurezza dell'autorità portuale, sono saliti a bordo del traghetto. Tuttavia, poco prima della partenza prevista per le 22, il personale di bordo, probabilmente avvisato dai colleghi a terra, ha chiesto ai turisti di mostrare i biglietti. Mancando quelli dei bambini, sono stati effettuati ulteriori controlli che hanno rivelato il nascondiglio. Gli adulti e i nipoti sono stati fatti scendere e accompagnati dalla polizia di frontiera aeromarittima, sotto la guida del dirigente Christian Puddu. La coppia ha ricevuto una sanzione amministrativa di duemila euro per aver tentato di imbarcarsi senza i documenti necessari per i bambini. Dopo aver verificato i legami di parentela e ascoltato le loro spiegazioni, la polizia ha infine permesso ai quattro di organizzare nuovamente il viaggio di ritorno.