Cerca
Logo
Cerca
+

Scuola, disegnare, esprimersi e imparare a pensare: è necessario ridare le matite ai ragazzi

Esplora:

Gianluigi Paragone
  • a
  • a
  • a

Togliere i cellulari e i tablet dalle classi non significa eliminare questi supporti dalle giornate dei nostri bambini e dei nostri ragazzi. Nel mondo delle app tornare in cartoleria non è soltanto un... atto politico (ogni indirizzo di un ministero lo è), è per lo più uno slancio educativo e un atto d’amore, è una connessione - termine tanto di moda - verso quella bellezza e quello stile che caratterizza il Made in Italy. Perché mai la bella scrittura, la calligrafia, dev’essere sacrificata come segno di sciatteria e di resa “dal momento che ormai scriviamo sul cellulare”? Orribile cosa! Scrivere sul cellulare o su un tablet è una opzione, comoda quanto vuoi; ma è una operazione meccanica, standard.

LA FANTASIA

Saper scrivere bene significa comunicare a testa alta; significa aver cura; significa avere carattere poiché la grafia diventa una traccia sempre più marcata delle proprie attitudini, delle proprie inclinazioni. La calligrafia è fin dai primi esercizi una postura attraverso la quale atterriamo su un foglio bianco, come la conquista di un luogo dell’anima inesplorato. Scrivere bene equivale a mangiar bene, a vestire bene; è come pettinarsi e curarsi: è un segno distintivo di personalità finanche nella scelta della punta fine, media o grossa della penna, a sfera, roller, o- magnifica- della stilografica (adoro i pennini “tagliati”).

E infine la scelta dei colori dell’inchiostro: quanto carattere c’è in questo mondo che la standardizzazione ha penalizzato. Questi dettagli vanno trasmessi ai bambini come fossero un gioco: nessun cellulare, nessun tablet, nessun pc ti garantirà mai l’effervescenza della scrittura. Rimettiamo le penne in mano ai ragazzi, ridiamo un quaderno e un diario dove tenere al riparo la nostra intimità: spieghiamo quanto tutto ciò sia affascinante e ribelle!

Saper scrivere significa saper mettere in ordine i pensieri. Su un foglio di carta che ti aspetta come un abbraccio da ricambiare. Raccontiamo la carta di Fabriano, una eccellenza mondiale di creazione e produzione italiana. Regaliamo ai nostri figli un quaderno, un blocco, alcune penne. Lasciamoli disegnare. È mai possibile che nei tavoli dei ristoranti non si vedano più dei fogli, dei pennarelli o dei pastelli? E non venite a raccontare che un nativo digitale sarà “escluso” se al ristorante o nel passeggino non gli mettiamo in mano uno smartphone.

 

 

 

LA VITTORIA DI CHI SCRIVE

Sapete che vi dico? Che in una società che sa solo digitare su tastiere, che non ricorda un numero di telefono e molto probabilmente non saprà più scrivere o disegnare perché lo farà ChatGpt o un’altra intelligenza artificiale, chi saprà tenere con personalità una penna in mano vincerà: in quella penna c’è l’inchiostro con cui scriverà la sua storia di suc cesso.

 

 

 

Dai blog