Giacomo Bozzoli "nascosto nel cassettone nella sua villa a Soiano"
Il mistero della fuga di Giacomo Bozzoli si è concluso, ma ancora molto è da chiarire. Il 39enne imprenditore bresciano condannato anche in appello la scorsa settimana all'ergastolo per aver ucciso lo zio Mario Bozzoli gettandone il corpo nella fornace dell'azienda di famiglia a Marcheno nell'ottobre del 2015 è stato fermato dai carabinieri dopo 11 giorni di latitanza.
Si tratta ora di capire come abbia fatto non solo a tornare in Italia, ma addirittura nella sua villa a Soiano sul Garda, che aveva lasciato insieme alla moglie Antonella Colossi e al figlio di 9 anni a fine giugno, pochi giorni prima della sentenza. Sarebbe stato trovato nascosto nel cassettone della camera da letto.
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La famiglia era andata in Francia, quindi a Marbella. Qui, il 39enne ha fatto perdere le sue tracce mentre moglie e figlio sono tornati a casa, in treno. Nel frattempo si era scatenata una caccia all'uomo con Bozzoli ricercato in Spagna, ma sospettato di essere scappato in Nord Africa o a Capo Verde, grazie a un passaporto falso. Secondo gli inquirenti, Bozzoli avrebbe potuto acquistarlo dai rottamai di etnia sinti che fondevano l'ottone nella sua azienda e che sarebbero stati in grado, attraverso la malavita dell'est Europa, di procurare un documento d'espatrio falso, con in quale possa essere salito su una nave mercantile. Quegli ambienti già sospettati di aver aiutato nella fuga l'imprenditore, con le prime tracce che avrebbero potuto portare proprio all'Est Europa.
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La realtà, invece, era molto meno fantasiosa, quasi banale e per questo ancora più surreale. Si tratta di capire adesso come abbia fatto Bozzoli a eludere i controlli e depistare gli agenti che lo stavano inseguendo per mezza Europa, da quanto tempo, con quale mezzo e con quali aiuti sia riuscito a tornare a casa, nella sua villa. A giudicare dal ritrovamento, sembra da escludere che il condannato abbia accettato di arrendersi, magari per salvaguardare moglie e figlio, e abbia fatto in modo di consegnarsi agli agenti in maniera pacifica.
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