Strage di Erba, niente revisione del processo: Olindo e Rosa, fine corsa
Giù il sipario, nessuna revisione del processo sulla Strage di Erba. Olindo Romano e Rosa Bazzi resteranno a scontare la pena. La Corte D’Appello di Brescia - presidente Antonio Minervini – ha deciso di non procedere con un nuovo processo per i due condannati che hanno sperato fino all’ultimo nella possibilità di ribaltare le sentenze di primo, secondo e terzo grado.
La Corte d’Appello di Brescia ha dichiarato inammissibili le tre richieste di revisione presentate dal pg di Milano Cuno Tarfusser e dai legali di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati all’ergastolo per avere ucciso l’11 dicembre 2006 nella corte di via Diaz Raffaella Castagna, sua madre Paola Galli, suo figlio Youssef di due anni e la vicina di casa Valeria Cherubini. La conseguenza della bocciatura delle istanze, che accoglie la richiesta della Procura Generale, è la conferma del carcere a vita per i coniugi, deciso in via definitiva dalla Cassazione il 3 maggio 2011. La difesa potrà comunque proporre ricorso in Cassazione contro la sentenza.
Dunque nessuna sorpresa, come da pronostico: anche i giudici di Brescia credono siano i vicini di casa gli autori del massacro nella ’Palazzina del ghiacciò di via Diaz quando, sotto i colpi di spranga e coltelli, vengono uccisi Raffaella Castagna (30 anni), il figlio Youssef Marzouk di soli due anni, la nonna materna del piccolo Paola Galli (57). È la mancina Rosa ad affondare la lama nella gola del bambino. Le fiamme appiccate cancellano le tracce, ma quando gli aggressori si chiudono alle spalle la porta dell’appartamento di Raffaella si trovano di fronte, increduli, i vicini di casa: si salva per una malformazione alla carotide Mario Frigerio assalito da Olindo, viene colpita sulle scale e poi uccisa nella loro mansarda la moglie Valeria Cherubini (55).