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Trento, ruba mille euro e lascia un messaggio? La clamorosa reazione del barista

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"Scusami", Mi servivano, per favore perdonami", "Sono un tossicodipendente". Ha dell’incredibile quello che è accaduto a Trento. Un uomo, il 68enne Amedeo Gaudio, ha sottratto 1300 dalla cassa di un locale. Di notte, lontano da occhi indiscreti. Lo scorso 4 luglio il barista, gestore del Bar Nettuno in Via Cavour, si è trovato alle prese con un furto cospicuo. Ma invece di infiorarsi con il ladro, ha mostrato compassione. Il motivo? L'uomo ha trovato tre post-it lasciati lì proprio dal ladro, che ha tentato di dare una spiegazione al suo gesto criminale.

Quando il ladro deciderà di palesarsi - le telecamere del bar vicino hanno ripreso la scena - e pagherà il proprio debito, otterrà in cambio un nuovo lavoro.  "Quei bigliettini mi hanno commosso - ha spiegato il barista al Corriere della Sera -. Dico di più: una volta preso e scontata l'eventuale pena, se venisse a chiedermi scusa - ha poi aggiunto - penserei di aiutarlo offrendogli un lavoro".

 

 

Per entrare, il ladro ha aperto la finestra con un seggiolino di una bici ed è salito sul bidone fuori dal bar. Una volta dentro e impossessatosi della refurtiva, sarebbe uscito fuori dalla stessa finestra. Niente vetri distrutti, il locale (quasi) intatto, per Guadio l'autore del gesto "non lo ha preso in giro" perché ha cercato in tutti i modi di fare meno danni possibili. Ora però tocchera alle autorità cercare il ladro e recuperare la refurtiva.

 

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