Roma, dichiarata morta alla nascita e data in adozione: choc dopo 50 anni
Dichiarata morta due ore dopo la nascita, poi rapita e data in adozione: la storia, vera, risale al 1970 ed è avvenuta a Roma, all'ospedale San Giovanni. Nonostante il certificato di morte e la cartella clinica, la mamma della piccola non ha mai creduto fino in fondo a ciò che le era stato comunicato in ospedale dopo il parto. Per questo, anni dopo, sua nipote è partita alla ricerca disperata di questa bambina. Alla fine l'ha trovata tramite i social. Oggi si chiama Monica.
La storia è stata raccontata nel film “Ridatemi le mie ossa” di Dino Centonze e Patrizio La Bella, che hanno spiegato: "Un fenomeno più ampio di quanto non sembri, di cui si hanno molte testimonianze anche dall'estero". Nel '70 sia l'ospedale San Giovanni che l'orfanotrofio di Villa Pamphili, quello a cui era stata affidata la bambina in un primo momento, sarebbero stati gestiti dal Vaticano. La piccola, Leondina Giacca, era nata il 18 settembre del 1970 dalla madre Elvira. Dopo la dichiarazione di morte, Elvira per anni ha avuto dubbi sulla veridicità della scomparsa di sua figlia.
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I suoi dubbi sono poi stati presi seriamente dalla nipote Ilaria, che si è messa a controllare i gruppi Facebook di persone adottate che cercano di rintracciare i genitori biologici. Proprio lì ha trovato l'annuncio e la foto di Monica Somma. "Quella foto mi colpì come un pugno allo stomaco", racconta nel film Ilaria, che poi ha fissato un incontro con la donna. "Quando l'ho vista avvicinarsi, ho capito subito che era lei". In un secondo momento, l'esame del Dna ha svelato che Monica ed Elvira erano geneticamente identiche al 100%. Mamma e figlia si sono finalmente abbracciate nel 2022. Oggi la signora Elvira non c'è più, mentre Monica si è allontanata dalla famiglia biologica.
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