Siracusa, morto a 10 anni precipitando nel pozzo artesiano: dramma al campus per disabili
Tragedia a Siracusa: una donna e un bambino di 10 anni sono caduti in un pozzo artesiano profondo circa 7 metri nelle campagne di Palazzo Acreide in contrada Falabia. La donna è stata salvata dai vigili del fuoco e dagli specialisti del nucleo alpino speleo fluviale mentre per il piccolo non c'è stato nulla da fare. L'area è stata transennata e sono scattate le indagini delle forze dell'ordine.
Il bimbo aveva partecipato al campo estivo della cooperativa Anffas che si occupa di bimbi con disabilitaà. Non è escluso che il piccolo sia morto annegato. Sarà l'autopsia a stabilirlo.
Secondo quanto emerge da una prima ricostruzione, al vaglio delle forze dell'ordine e dei magistrati, il piccolo sarebbe stato da solo; si ipotizza che abbia fatto una passeggiata fino a imbattersi in quel pozzo profondo 15 metri e per metà coperto d'acqua, dove è precipitato. Probabilmente le sue urla hanno attirato le attenzioni dei responsabili del campo estivo e così una operatrice della cooperativa, una 54enne, è andata in suo soccorso. Con l'uso di una corda, la donna ha provato a scendere per recuperare il piccolo, ma anche lei è finita dentro. Gli ha prestato le prime cure, provando anche a rassicurarlo. In pochi minuti, sono arrivate numerose telefonate ai centralini del comando provinciale dei vigili del fuoco, del 118 e di polizia e carabinieri. Poco dopo, il nucleo sommozzatori dei vigili è sceso per prelevare le vittime, purtroppo per il bambino non c'era più nulla da fare.
A recuperarne il corpo sono stati i sommozzatori: è già stato portato all'istituto di medicina legale di Siracusa. Sulla morte del piccolo stanno indagando i carabinieri, coordinati dalla procuratrice di Siracusa Sabrina Gambino. L'area è stata sequestrata e gli inquirenti stanno cercando di capire se il pozzo era o meno all'interno del perimetro del campo scuola. Gli investigatori stanno cercando di capire chi non ha vigilato sugli spostamenti della vittima.