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Bandiera nera, la mappa delle spiagge inquinate regione per regione: dove non fare il bagno

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L'Italia è tra le mete turistiche più gettonate per tutti quelli che vogliono trascorrere l'estate sulle spiagge del Mar Mediterraneo. Ma non tutte le località possono vantare la cosiddetta bandiera blu, il riconoscimento conferito dalla Foundation for Environmental Education alle località costiere europee che soddisfano criteri di qualità relativi a parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto. Alcune regioni del nostro Paese presentano infatti un mare inquinato. Tanto da aggiudicarsi la fantomatica bandiera nera, quella che indica il divieto di balneazione

Come riporta il Messaggero, il monitoraggio delle acque costiere italiane ha infatti rivelato un crescente problema di inquinamento. E ciò avrebbe comportato numerosi divieti di balneazione in diverse regioni del nostro Paese. In Toscana, ARPAT ha evidenziato un aumento delle contaminazioni, in parte dovuto ai cambiamenti climatici che incidono sulle precipitazioni e sui sistemi fognari. A Messina, un'ordinanza sindacale ha vietato la balneazione in vari tratti di mare a causa di elevati livelli di inquinanti chimici e biologici, con particolare preoccupazione per la salute pubblica. Anche a Genova, quattro spiagge sono state interdette alla balneazione per la presenza di batteri nocivi come l'Escherichia coli, che possono provocare infezioni cutanee e gastrointestinali.

 

 

Le analisi effettuate dall'ARPAC in Campania hanno rilevato superamenti dei limiti legali per enterococchi intestinali ed Escherichia coli a Capaccio ed Eboli, comportando la chiusura delle spiagge interessate. Questi divieti riflettono una situazione preoccupante della qualità delle nostre acque marine, che necessitano di interventi urgenti per la tutela dell'ambiente e della salute pubblica.

 

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