Test di medicina, lo "strano" caso a Napoli e Palermo: esplode la rivolta, pioggia di ricorsi?
Non si placano le polemiche sul Test di medicina, appena revisionato dal Parlamento. C'è chi infatti comincia a scorgere spunti per possibili ricorsi al Tar. Non solo perché il sistema provvisorio tipo "quiz della patente" messo a punto quest’anno – 60 domande prese da una batteria di 3.500 quiz "pubblici" - ha generato un numero molto alto di compiti perfetti. Senza neanche uno errore: 633 in tutta Italia, mentre di solito si contano sulle dita di una mano (lo scorso anno soltanto uno studente aveva eseguito una prova perfetta). Ma anche perché dal Mezzogiorno arriva una curiosa anomalia statistica.
Come riporta il Corriere, in una manciata di atenei - su tutti, l’Università di Palermo e due università napoletane, la Federico II e la Vanvitelli - si è verificata un'altissima concentrazione di 90, che corrispondono al punteggio massimo possibile. Nei due capoluoghi del Sud Italia, infatti, è stato registrato un numero record di compiti senza sbavature – 57 solo a Palermo, 76 alla Federico II - quasi il triplo della Statale di Milano, in rapporto ai candidati. E hanno anche incassato un punteggio medio stratosferico, molto al di sopra della media nazionale già altissima di quest’anno. A elaborare i punteggi dei singoli atenei ci ha pensato Accademia dei test, uno dei tanti siti online di preparazione dei quiz a pagamento.
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"Ma com’è possibile che a Palermo e a Napoli ci sia il 300 per cento di voti massimi in più che a Parma o a Milano?", dice una mamma che vuole restare anonima per proteggere sua figlia. "Mia figlia è andata anche bene: ha preso 80,9 - ha spiegato un'altra signora -. Ma a Novara, dove lei ha fatto il test presso l'Università del Piemonte Orientale, la sorveglianza era strettissima. Pensi che è entrata a un quarto alle nove e il test è cominciato solo all’una. Nel frattempo è rimasta seduta al suo posto con solo la carta d’identità e una bottiglietta di acqua minerale". Poi c'è anche un mistero da scoprire: quello dei video che sono circolati su TikTok. Secondo una signora che ha parlato col Corriere, tanti ragazzi avevano parlato di alcuni filmati che circolavano sui social, in cui "alcuni candidati si vantavano di aver fatto il test col telefonino appresso". Ma nel frattempo sono spariti dalla circolazione. Anche se, come ammette la stessa donna, "non ci sono prove".
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