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Roberto Baggio, rapina in villa: il giallo dei fucili, l'ultimo mistero

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Proseguono le indagini sulla rapina subita in villa da Roberto Baggio e la sua famiglia, con il campione sequestrato per 40 minuti e pestato durante la partita di Euro 2024 tra Italia e Spagna. I responsabili infatti non sono ancora stati individuati: domani, lunedì 24 giugno, anche i Ris di Parma effettueranno i rilievi nella villa alle porte di Vicenza, ad Altavilla Vicentina.

Non sono stati trovati segni di effrazione: la banda, insomma, potrebbe essere entrata da una porta aperta. Considerata l'ora, non era ancora stato inserito l'allarme. La banda, si apprende, era composta da sei malviventi, tutti con volto coperto e tre di loro armati. L'accento, riferisce la famiglia, era marcatamente dell'est Europa. 

I ladri hanno fatto razzia di preziosi e oggetti, risparmiando però coppe, medaglie e maglie conservate dal Divin Codino nella stanza dei trofei, circostanza che fa pensare agli investigatori che i banditi non sapessero con chi avessero a che fare. Salvo anche il Pallone d'oro vinto da Baggio nel 1993, che si trova in una cassetta di sicurezza.

 

Ma in questa vicenda c'è un altro piccolo mistero che riguarda i fucili da caccia che Baggio tiene su una rastrelliera per esposizione. Gli inquirenti, infatti, li hanno trovati a terra: non è chiaro se i banditi volessero rubarli e poi, per qualche circostanza, hanno cambiato idea o se, semplicemente, li hanno urtati facendoli cadere. Per certo, quei fucili, erano pezzi pregiati per la banda di rapinatori.

 

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