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Strage di Corinaldo, tutti assolti per i reati più gravi. "Uccisi due volte", esplode la rabbia

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Sono stati assolti per i reati più gravi i nove imputati nel processo legato alla strage della discoteca di Corinaldo, "Lanterna Azzurra", nella quale la notte tra il 7 e l'8 dicembre del 2018 morirono sei persone. Questo filone dell'indagine era relativo alle presunte carenze nella sicurezza del locale e alle procedure per le autorizzazioni. A emettere la sentenza il giudice monocratico del Tribunale di Ancona Francesca Pizii.

Tutti gli imputati, in particolare, sono stati assolti perché il fatto non sussiste, con formula piena, da omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Assolto perché il fatto non sussiste anche Quinto Cecchini, il gestore della discoteca. Le condanne, da 4 mesi a 1 anno, sono state emesse solo per alcuni imputati e solo per i reati minori. Sei degli imputati erano membri della commissione di pubblico spettacolo, che aveva rilasciato i permessi per la sala da ballo a ottobre del 2017. Per la pubblica accusa, invece, non ci sarebbero state le condizioni per far restare aperta la "Lanterna Azzurra".

Quella notte il locale era pieno di giovani in attesa dell'esibizione del cantante Sfera Ebbasta. Il panico scoppiò quando fu spruzzato dello spray al peperoncino. A quel punto, nella fuga, all'esterno di un'uscita, crollarono le balaustre e sei persone morirono travolte. Tutte giovanissime le vittime. Tra queste anche una mamma di 39 anni, che aveva accompagnato una dei suoi quattro figli al concerto. La sentenza ha scatenato rabbia e dolore nei parenti delle vittime. "È stata un'ulteriore uccisione dei nostri figli, lo Stato si deve vergognare", ha detto il padre di una giovane che ha perso la vita in quella discoteca. Il fratello di un'altra vittima invece ha aggiunto: "Tirare fuori le parole oggi è più difficile rispetto a quando se ne è andata mia sorella perché l'hanno uccisa un'altra volta, speravo che tutto quello che ho sentito durante le udienze fosse terminato, invece oggi è stata la ciliegina sulla torta". 

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