Montecitorio, fucile in mano e maschera di Salvini: quest'uomo rischia grosso
Una clamorosa, e rischiosa, protesta anti-armi davanti a Montecitorio. E tutto davanti alle telecamere di L'aria che tira, su La7. Ludovica Ciriello, l'inviata di David Parenzo sui luoghi della politica italiana, sta raccontando i retroscena della cronaca di giornata, con il provvedimento sulla social card messo a punto dal governo. All'improvviso, ecco la piazzata di un gruppo di manifestanti.
Gli attivisti, in tuta mimetica, con il volto coperto dalle riproduzioni in foto di esponenti dell'esecutivo (la premier Giorgia Meloni, ovviamente, ma anche del suo vice Matteo Salvini) si schierano in assetto da guerra davanti alla sede della Camera. Già il fatto di essere mascherati ha messo in allerta il servizio di sicurezza, ma addirittura uno di loro pensa bene di partecipare all'eclatante flash mob impugnando un fucile. Ovviamente, si tratta di un giocattolo: la carabina serve infatti a dare enfasi alla protesta contro la legittimazione dell'attività di caccia nei boschi e foreste italiane, questa è la tesi dei manifestanti. Una pratica da molti ritenuta un'attività crudele nei confronti degli animali.
Come testimoniato anche dalla Ciriello, uno degli agenti si è avventato sull'imprudente manifestante in tempo zero, come da logica prassi, e solo un rapidissimo chiarimento ha "sminato" l'equivoco evitando conseguenze ben peggiori per i piazzaioli. Resta "la follia" e l'imprudenza: piccoli Magi crescono, non solo in Albania.
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