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Natisone, la mamma di Patrizia: "Tutti a fare foto e video, nessuno li ha salvati"

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"Ciò che più mi addolora è che tutti hanno fatto foto e video e nessuno li ha salvati. Nessuno. Potevano forse salvarli. Non era importante fare i video": lo sfogo arriva dalla madre di Patrizia Cormos, la 20enne travolta dalla piena del fiume Natisone, in provincia di Udine, insieme ad altri due suoi coetanei. Il suo corpo e quello di Bianca Doros sono stati ritrovati nelle scorse ore. Ancora disperso invece il 25enne Cristian

"Lei era andata a fare una passeggiata - ha detto la mamma di Patrizia al Messaggero Veneto - ha chiamato più volte il 112. Ha lasciato il suo nome, l'indirizzo. Ha detto 'Chiamate mia mamma'". Per la prima volta dal dramma di venerdì scorso, la donna ha rilasciato delle brevi dichiarazioni da cui traspare tutto il suo dolore: "Era un angelo, studiava tanto e lavorava per mantenersi. Dopo l'esame all'Accademia, sostenuto proprio venerdì mattina, mi ha chiamata e mi ha detto 'sono stata bravissima, ho saputo tutto'".

 

 

 

Intanto, è stata aperta un'inchiesta per omicidio colposo contro ignoti. Ad annunciarlo, in conferenza stampa, il Procuratore di Udine Massimo Lia: "In queste vicende, per procedere bisogna configurare responsabilità di tipo omissivo, non commissivo". E ancora: "Condurremo tutti gli accertamenti del caso per accertare se i soccorsi sono stati tempestivi. Mi preme, però, segnalare che, allo stato attuale, non ci sono elementi specifici che ci fanno andare in questa direzione, ma le verifiche sono in fase iniziale". Poi ha confermato quanto detto dalla mamma di Patrizia sulla richiesta di aiuto: "Cormos ha fatto quattro telefonate al numero unico di emergenza 112, l'ultima delle quali senza risposta". 

 

 

 

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