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Eredità Agnelli, clamoroso: ecco dove sono stati ritrovati i quadri scomparsi

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Margherita Agnelli, figlia dell’“avvocato” e mamma di John, Lapo e Ginevra Elkann, ne aveva denunciato la scomparsa da una casa romana generando l’apertura di un fascicolo da parte della procura di Milano con l’ipotesi di reato di ricettazione. Si tratta di 13 quadri, opere di Picasso, Bacon, Monet e De Chirico che facevano parte dell’eredità di Gianni Agnelli che secondo la figlia Margherita non sarebbero mai stati donati dai nonni ai suoi figli. Ora quei quadri sarebbero stati rintracciati e si troverebbero fra il Lingotto a Torino e Saint Moritz, in Svizzera.

La notizia è contenuta in una informativa che la guardia di finanza di Milano ha depositato venerdì scorso al procuratore aggiunto di Milano, Eugenio Fusco, e al sostituto Cristian Barilli in quello che è il filone “milanese” dell’ormai annosa indagine sull’eredità di Marella Caracciolo. Ora l’annotazione dei militari del Nucleo di polizia economico finanziaria verrà trasmessa per competenza alla Procura di Torino che si occupa del fascicolo principale sull’eredità di Marella, nato dai dissapori fra i tre nipoti ed eredi nominati dalla moglie dell’avvocato- John, Lapo e Ginevra Elkann, appunto - e la madre Margherita Agnelli.

 

I quadri oggetto del contendere si sarebbero inizialmente trovati nella casa romana di Marella Caracciolo (moglie del fondatore della Fiat) - secondo le testimonianze rese alla finanza da due ex governanti e un terzo collaboratore di casa Agnelli- e sembrerebbero coincidere con quelli trovati al Lingotto durante un’ispezione ordinata nei mesi scorsi dai magistrati torinesi. Sulle tele non sarebbe stata riscontrata alcuna 'irregolarità' in termini di movimentazione dall’estero secondo le banche dati consultate dai finanzieri. Gli ultimi accertamenti della procura di Milano nell’inchiesta sono stati svolti nell’ambito dell’indagine per una presunta ricettazione sul gallerista svizzero Giovanni Gabriele Martino e un suo collaboratore, indicati da un investigatore privato di Margherita Agnelli come i custodi del “tesoro” in Svizzera, ed entrambi già archiviati su richiesta dei pubblici ministeri dalla gip di Milano, Lidia Castellucci, che ha ordinato di svolgere gli ultimi accertamenti. "I quadri oggetto di denuncia nel procedimento di Milano non possono essere stati donati, in quanto Marella non ne aveva la proprietà. Peraltro, non risulta a oggi formalizzato nessun documento di donazione", fanno sapere fonti vicine a Margherita Agnelli.

 

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