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Saman Abbas, catturata la madre condannata all'ergastolo: era latitante in Pakistan

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Anche l'ultima responsabile del terribile omicidio di Saman è stata catturata. Sono passati quasi tre anni dalla tragica morte di Saman Abbas: la ragazza, all'epoca appena 19enne, venne uccisa dai parenti perché aveva deciso di non conformarsi alla cultura islamica e di vivere la sua vita come una ragazza italiana qualunque. Insopportabile per la famiglia la decisione della giovane di continuare a frequentare il fidanzatino Saqib Ayub.

Dopo la mezzanotte del 30 aprile 2021, i genitori Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, pakistani residenti a Novellara, con l'aiuto dello zio Danish, strangolarono la ragazza e la seppellirono in un casolare diroccato. Il corpo venne ritrovato solo il 19 novembre 2022 e i sospetti si concentrarono subito sulla famiglia. Sebbene non sia stato possibile definire con certezza chi sia stato l'esecutore materiale dell'omicidio, il processo di primo grado ha stabilito la condanna all'ergastolo per i genitori e a 14 anni per lo zio.

Fra le ipotesi emerse durante il dibattimento, anche quella che a strangolare Saman sia stata la madre, scomparsa dall'occhio delle telecamere di sorveglianza per oltre un minuto. Nazaria, 51 anni, era fino a oggi latitante in Pakistan: su di lei pendeva un mandato di cattura internazionale. È stata trovata in un villaggio ai confini con il Kashmir grazie all'indagine congiunta dell'Interpol con la Polizia Federale Pachistana.

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