Ilaria Salis va ai domiciliari, svolta a Budapest: accolto il ricorso
Accolto il ricorso di Ilaria Salis presentato al tribunale di seconda stanza ungherese: la nostra connazionale detenuta a Budapest, secondo quanto trapela, potrà uscire dal carcere e andare ai domiciliari, sempre nella capitale ungherese. Il ricorso era stato presentato dai legali della 39enne, candidata con Alleanza Verdi-Sinistra alle europee dell'8 e 9 giugno e detenuta in Ungheria da più di un anno con l'accusa di aver partecipato al pestaggio di due estremisti di destra durante una manifestazione. Nel mirino ci era finita la decisione presa dal giudice Jozesf Sos nell'udienza dello scorso 28 marzo, quando alla Salis erano stati negati i domiciliari sia in Italia sia in Ungheria.
"Vorrei manifestare la mia soddisfazione per la notizia che abbiamo ricevuto sulla concessione degli arresti domiciliari a Ilaria Salis", ha commentato il ministro della Giustizia Carlo Nordio prima di rispondere a una domanda al question time alla Camera. Entusiasmo anche da parte degli avvocati della 39enne, Mauro Straini ed Eugenio Losco: "Grande soddisfazione, è un primo passo verso la giustizia". All'Adnkronos hanno spiegato che i domiciliari arriveranno "solo dopo il pagamento della cauzione", dovrebbe trattarsi della stessa proposta di 40mila euro fatta in udienza. "È la fine di un incubo, ma la battaglia di Ilaria continua", hanno sottolineato gli avvocati. Il legale Gyorgy Magyar, invece, ha detto: "La corte di appello ha accettato il nostro ricorso. Lei ha garantito che non scapperà e avrà un braccialetto elettronico".
Mentre il padre Roberto ha rivelato: "Ilaria è entusiasta di poter finalmente uscire dal carcere e noi siamo felicissimi di poterla finalmente riabbracciare. Non è ancora fuori dal pozzo - ha aggiunto ma sarà sicuramente molto bello poterla riabbracciare dopo 15 mesi, anche se finché è in Ungheria io non mi sento del tutto tranquillo".
"Metodo da Ventennio": papà Salis attacca Salvini, la risposta immediata della Lega
A commentare la decisione del tribunale ungherese anche Nicola Fratoianni, leader di SI: "Una notizia splendida, l'ho appena saputo. È una bellissima cosa, stiamo sulla strada giusta. Sono convinto che con Ilaria abbiamo fatto la scelta giusta e ora andiamo avanti con più forza". E ancora: "Non avevamo nessun sentore che potesse accadere. Ieri l'ho vista in carcere e mi ha detto che era fiduciosa per questa campagna elettorale, emozionata, determinata".
Video su questo argomento"È ora di liberarla". Ilaria Salis, l'appello del padre Roberto