Jj4, l'orsa-killer viene "espulsa": niente patibolo, va in Germania
Niente abbattimento, ma trasferimento. In un’area grande quanto sedici campi da calcio: il parco alternativo per orsi e lupi di Worbis, nella Foresta Nera, in Germania. È qui che verrà trasferita Jj4, l’orsa che il 5 aprile 2023 aveva aggredito e ucciso il 26 enne Andrea Papi in Trentino, sui nella zona di Caldes, mentre faceva jogging.
Peraltro, nel parco in questione si trova anche la madre di Jj4, di nome Jurka. Una vicenda tragica, quella della morte di Papi, che aveva acceso la discussione sulla possibilità qualora l’animale risultasse pericoloso per l’uomo - per l’appunto di soppressione. Gli animalisti avevano protestato con veemenza, il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti aveva invece rimarcato l’esigenza garantire la sicurezza dei residenti. Questa soluzione pare perlomeno prendere in considerazione entrambe le posizioni.
E dunque, «Jj4 sarà trasferita entro l’autunno», ha riferito l’assessore provinciale di Roberto Failoni: della questione si discuterà il prossimo 30 maggio. Il parco di Worbis - o meglio, l’Alternative Bärenpark Worbis - non è un classico zoo, né un’area preposta all’intrattenimento per noi “umani”. Dieci ettari tra Freuburg e Stoccarda dove già vivono, calati nella natura, lupi e orsi. Un progetto per la protezione degli animali che intende offrire loro una tana, un habitat dove stare. Qui peraltro si trova anche Dj3, la figlia di Daniza, esemplare abbattuto nel 2014 che aveva ferito un cercatore di funghi sempre in Trentino.
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Dj3 era invece stata catturata nel 2011: si avvicinava troppo alle aree urbane, ed era quindi stata trasferita inizialmente nella fortezza del Casteller, il centro di recupero fauna alpina, e poi in Germania.
Perché basta andarci in Trentino, sopra i boschi, tra i sentieri. La paura di ritrovarsi un bestione davanti la percepisci, la vedi negli occhi delle persone. Delle mamme che han paura anche a portare al parco i bambini. «Io ho paura anche a lasciare mio figlio nel giardino di casa» ci aveva detto una donna che abita lì, a Caldes, a pochi passi da dove fu ucciso Papi. La popolazione di orsi in Trentino, dati aggiornati al 2023, è di 98 esemplari. Rientrano nell’ambito del progetto chiamato “Life Ursus.”, avviato nel 1992, il cui obiettivo era di consentire in una decina di anni la costituzione di una popolazione di almeno 40-60 orsi adulti. Obiettivo raggiunto.
Solo che la natura non la controlli, non la argini, e gli orsi sono quasi più che raddoppiati. Anche Daniza era un’orsa proveniente dalla Slovenia e trasferita in Trentino nel 2000.
E pure Jj4, al centro di questa dannata e intricata vicenda che ha visto la morte di un ragazzo, proviene dalla Slovenia. È nata nel 2006 da due dei capostipiti, Jurka e Joze. Una famiglia problematica, la loro: Jurka era stata catturata e rinchiusa al Casteller e poi nell’estate 2010 portata per l’appunto nel Parco della Foresta Nera. Lì, come detto, si ritroveranno madre e figlia.
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Anche alcuni fratelli di Jj4 erano complessi da gestire, accidenti. JJ1 detto Bruno venne abbattuto nel 2004 in Baviera. JJ3, spostatosi in Svizzera, venne dichiarato pericoloso e abbattuto nel 2008 dalle autorità federali del Cantone dei Grigioni. Jj4 invece, che ora si trova ancora nel centro di Casteller, secondo il veterinario consulente della Lav, associazione ambientalista che si sta battendo proprio per il suo trasferimento, si trova in uno stato di “stress cronico” per l’inadeguatezza del luogo. Oltre a lei, qui rinchiuso c’è anche M49, diventato famoso perché è già scappato due volte.
Il parere del consulente si basa sull’analisi di ben sette bollettini medici dei veterinari che assistono i due animali.
«Le condizioni del Casteller sono punitive e penalizzanti per gli orsi confinati nella struttura - si legge nel sito della Lav -.
Poiché si ritiene necessario il contenimento di JJ4 e M49, è necessario fornire una sistemazione che risulti non negativa o penalizzante, anche eventualmente provvedendo al loro trasferimento in una collocazione più rispondente ai loro bisogni etologici. La continuazione della captivazione nella struttura del Casteller procura distress e grave sofferenza agli animali». E dunque, Jj4 entro l’autunno sarà trasferita. Gli animalisti la considerano una vittoria.
D’altro canto, in Trentino è stata approvata una legge che consente l’abbattimento di otto orsi problematici all’anno. «Una legge che ci permette di intervenire- dice a Libero proprio il presidente Fugatti - e di abbattere i soggetti pericolosi. Quindi la strategia non cambia. Se ci sarà un altro esemplare pericoloso, lo abbatteremo. Jj4 è stata salvata perché quando aggredì Andrea Papi non c’era ancora la legge, ma qui funziona così. Chi vive in città non può capire».