Baby escort a Bari, la 16enne: "Ecco la mia prima volta, mi dicevano cosa fare"
Dettagli sempre più scabrosi filtrano dall'inchiesta di Bari sullo sfruttamento di tre baby prostitute di 16 anni che ha portato all'arresto, tra Roma, il capoluogo pugliese e la provincia Bat, di 10 persone: sei donne e 4 uomini, tra cui un 29enne barese considerato il "capo" dell'organizzazione. Tra i clienti delle giovanissime escort, anche professionisti insospettabili come un avvocato e un imprenditore disposti a pagare centinaia di euro per avere rapporti con le adolescenti pur essendo a conoscenza della loro vera età.
"Mi istruirono su cosa fare e come prostituirmi", ha spiegato agli inquirenti una delle 16enni, che dopo essersi sfogata con il padre ha raccontato le dinamiche perverse dell'organizzazione agli inquirenti, che definiscono questo passaggio "la pietra miliare delle attività che hanno fatto piena luce sul giro di prostituzione" delle minorenni. Il primo incontro con i pm, riporta il Corriere della Sera edizione Bari, era stato caratterizzato da un racconto pieno di lacune e reticenze. Poi però, ascoltata sempre "in modalità protetta", ha fatto luce sul suo coinvolgimento.
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La 16enne si riferisce a tre delle quattro donne finite in arresto. Frequentando due ragazze "aveva dapprima iniziato a fare uso di droghe leggere, salvo poi iniziare l'attività di prostituzione accompagnata dalle sodali". Il "salto di qualità" nell'attività di escort è arrivato quando il 29enne barese "dietro minaccia di diffondere sui social alcune foto compromettenti che avrebbero reso pubblica la sua attività di giovane escort, l'avrebbe costretta a intrattenere rapporti sessuali a pagamento in strutture ricettive che lo stesso Basile provvedeva a prenotare".
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Tutto inizia nell'autunno del 2022, quando le due ragazze convincono la 16enne a prostituirsi insieme a loro: "Mi istruirono su cosa e come farlo. Ho avuto rapporti con uomini circa 5 volte". Il 29enne a capo dell'organizzazione "faceva le truffe online e quando sono iniziate ad andare male lui ha incominciato a propormi di prostituirmi. Nel frattempo mi dava 300 euro per prostituirmi con lui. In seguito organizzò tutto per farmi prostituire, prese un telefono dedicato, trovava i b&b. Poi a fine giornata cancellava le chat. Mi convinse a chiamare un'amica di scuola che partecipò anche lei, in un paio di circostanze ad appuntamenti sessuali a pagamento".
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Le tariffe variavano tra i 300 e i 500 euro. La 16enne ha raccontato anche la sua prima volta: "Arrivarono dei clienti e loro mi fecero partecipare all'atto e mi diedero alla fine 100 euro. Quel giorno arrivarono altri due clienti, anche nel secondo caso andò nella stessa maniera del primo. Da quel giorno incominciai a frequentare le ragazze con le quali giravamo i b&b e cominciai ad avere rapporti anche da sola".