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Campi Flegrei, l'allarme Ingv: "Cosa ci aspettiamo"

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Rispetto al gennaio 2023 il suolo dei Campi Flegrei nel centro storico di Pozzuoli si è alzato di circa 25 centimetri, di cui sette solo nei primi mesi del 2024. Sono i numeri resi noti dall'Osservatorio Vesuviano che registra le deformazioni dell'area vulcanica dovute al bradisismo in atto durante l'assemblea pubblica con la popolazione di Bagnoli convocato dalla Protezione Civile per parlare del fenomeno in corso da diversi mesi nei Campi flegrei e le azioni messe in campo.

 

 

 

 

"Le recenti scosse, avvenute anche a distanza di 20 secondi una dall'altra e avvertite in modo prolungato, hanno sicuramente spaventato, ma con l'attuale tasso di sollevamento dobbiamo aspettarci dei terremoti anche di magnitudo simile, o anche maggiore", ha sottolineato il direttore dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Mauro De Vito. Con i dati dell'ultimo bollettino in mano, il direttore dell'Ingv ha fatto notare che "il fenomeno sta incrementando", quindi, "i terremoti continueranno". "Si è raggiunta la magnitudo 4.2 a settembre 2023, il massimo in 40 anni. In ogni caso, si tratta di magnitudo medie, non alte, simili a quelle osservate nel 1982". 

 

 

Per prepararsi alle scosse "bisogna seguire le misure di sicurezza", ha avvertito De Vito, "lavorando sulla prevenzione insieme con gli altri attori coinvolti, come la Protezione civile". Domani, alle ore 13,45, il direttore De Vito sarà presente all'audizione alla Commissione Ambiente della Camera dei rappresentanti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) sulla situazione riguardante il fenomeno del bradisismo e il rischio sismico nell'area dei Campi Flegrei.

 

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