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Rimini, massacra il figlio perché non sa il Corano a memoria: assolto

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Una sentenza per certi versi sconvolgente, quella che arriva dal tribunale collegiale di Rimini, presieduto dal giudice Adriana Cosenza. E' stato assolto un 46enne senegalese accusato di aver "sculacciato" pesantemente il figlio. La colpa del ragazzino? Quella di non aver imparato a memoria il Corano.

Come chiesto dall'avvocato difensore del senegalese, il legale Viviana Pellegrini, il Tribunale ha derubricato il reato contestato da lesioni gravi a percosse. Essendo le percosse un reato procedibile a querela di parte, e non avendo la mamma del ragazzino presentato denuncia, l'uomo è stato assolto perché il Tribunale collegiale ha ritenuto il non doversi procedere.

 

 

 

Il caso aveva fatto discutere perché il processo era partito sulla base della denuncia dei servizi sociali, i quali avevano riferito alla magistratura lo stato di vessazione in cui si trovava il 13enne. Il ragazzino non riusciva a imparare a memoria il Corano in lingua araba e così erano botte e insulti, con il padre violento che alzava le mani a ogni minima indecisione. 

 

 

 

Affetto peraltro da una patologia congenita a un arto e invalido totale, il bimbo - secondo i servizi sociali - veniva insultato e maltrattato dal padre in maniera sistematica  e quotidiana. Il pubblico ministero, Annadomenica Gallucci, nella precedente udienza aveva chiesto una condanna a cinque anni di reclusione

 

 

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