Torino, la Polizia denuncia: "Chi si è infiltrato nel corteo degli studenti"
Bandiere pro-Palestina, striscione contro Israele e il governo ("Fuori i sionisti dall'università. Bernini, Tajani, Lollobrigida non vi vogliamo") e ovviamente botte ai poliziotti che avevano il compito di evitare l'assalto al Castello del Valentino di Torino, dove si stava svolgendo un incontro tra rappresentanti delle istituzioni locali e del governo, fra cui il vicepremier Antonio Tajani, la ministra dell'Università Anna Maria Bernini, il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida e il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Un'altra mattinata di protesta violenta, con due manifestanti feriti e sette agenti delle forze dell'ordine contusi.
"Inaccettabile", ha stigmatizzato su X la premier Giorgia Meloni. Ma sono i rappresentanti della Polizia a gettare una luce sinistra su quanto sta accadendo in queste settimane nelle piazza italiane.
Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, parla di "insofferenza verso le Forze dell'ordine che in quest'ultimo periodo sta crescendo in tutto il Paese". "Oltre a esprimere tutta la nostra solidarietà verso i colleghi della questura di Torino e dei Reparti mobili - prosegue Pianese - non possiamo far altro che sottolineare quanto questi sedicenti manifestanti nella maggior parte dei casi scendono in piazza non per un ideale, ma alla spasmodica e continua ricerca dello scontro con chi rappresenta lo Stato".
Un indizio viene anche dalla composizione della protesta: "Nel corteo si sono infiltrati anche numerosi militanti del centro sociale Askatasuna che, travestendosi da manifestanti, hanno aizzato la folla contro la Polizia, inscenando una vera e propria guerriglia urbana, e hanno messo a rischio l'incolumità non solo dei poliziotti che sono lì per tutelare l'ordine pubblico ma anche di tutti i cittadini".
Aggiunge un elemento critico Luca Pantanella, segretario generale provinciale del sindacato di polizia Fsp: "In queste manifestazioni vedo solo studenti che non studiano ma pensano di capire tutto del mondo. In realtà odiano solo la polizia, che li ferma solo per rispettare le leggi". "Questo è il risultato di una campagna di odio che vede come conduttori della regia i soliti autonomi travestiti da studenti, appoggiati da una parte politica che svende i servitori dello Stato pur di fare demagogia attaccando il governo".
Il sindacalista poi polemizza con quei "politici che sono sempre pronti ad attaccare chi ha il manganello, ma non hanno mai una parola per tutti i feriti delle forze dell'ordine per colpa di queste manifestazioni. Ci riteniamo offesi nel nostro onore e nel nostro ruolo. Anche lo stesso presidente della Repubblica prende le parti degli studenti, non spendendo una parola per i molti feriti, di cui oggi altri 7, lavoratori che sono lì a garantire l'ordine e la democrazia che lo stesso Presidente incarna personalmente".