Giovanna Pedretti, dopo il suicidio riapre la pizzeria. Ma farà solo asporto
Tornare alla normalità, per la famiglia di Giovanna Pedretti - suicida dopo una campagna social denigratoria - significa anche riaprire il suo ristorante in via XX Settembre a Sant'Angelo Lodigiano. È cambiata l'insegna e pure il nome: non è più la pizzeria Le Vignole, ma la pizzeria Dal Nello, il marito, come è conosciuto da tutti in Sant’Angelo. Ma non ci sarà servizio al tavolo, non ci saranno più le chiacchiere e le risate: il locale è stato trasformato in "pizzeria da asporto". A quattro mesi dalla morte di Giovanna, l’attività dunque riprende, e la città, già ieri nei primi messaggi social, ha fatto un grande applauso a Nello.
La porta della pizzeria era rimasta chiusa dal 14 gennaio, la domenica in cui Giovanna uscì di casa di mattina presto e non vi fece più ritorno. Nei giorni precedenti, la ristoratrice era stata portata esempio da tutti, giornali e Tv compresi, per una risposta ferma e civilissima al commento social di un cliente che si lamentava di aver mangiato di fianco a gay e disabili. Poi è arrivato il fango di chi sosteneva che la donna avesse architettato tutto unicamente per farsi pubblicità. Giovanna Pedretti non ha retto e tre giorni dopo è stata trovata morta tra le acque del fiume Lambro.
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"Era ossessionata dai commenti negativi", aveva detto il marito Nello D'Avino. "Le dicevo di stare tranquilla". L'inchiesta sulla sua morte non è ancora conclusa. Pochi giorni fa i consulenti incaricati sarebbero riusciti a sbloccare il secondo cellulare finito nelle acque del Lambro insieme a Giovanna. Dal dispositivo si cercano elementi utili per ricostruire le ultime ore della donna ma anche di stabilire la veridicità della recensione pubblicata su Google.
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