Airbag che rischia di esplodere: arrivano le lettere di richiamo, tutti i modelli
Gli airbag realizzati dall'azienda Takata, per anni leader nel settore, continuano a destare molti timori nelle aziende automobilistiche. A fine gennaio la Toyota aveva deciso di ritirare dalla circolazione migliaia di veicoli nei quali erano installati gli airbag killer. Un difetto di fabbricazione che è costato all'azienda nipponica la sostituzione di oltre 50 mila dispositivi sui modelli Corolla 2003-2004, Corolla Matrix e RAV4 2004-2005.
Ora è il turno di Volkswagen: la casa automobilistica tedesca sta spedendo a casa di numerosi clienti una lettera in cui esorta gli utenti a sottoporre a controllo la loro vettura. Il problema di questo tipo di airbag starebbe nei generatori di gas difettosi, che possono alterarsi per invecchiamento causato da determinate influenze legate al calore e all'umidità. Ciò comporta che, con la loro attivazione, il livello della pressione potrebbe essere troppo elevato. Questa condizione potrebbe far sì che pezzi di metallo vengano spinti all'interno del veicolo, rischiando di ferire i passeggeri.
"Può sparare frammenti metallici". Airbag-killer, migliaia di ritiri: l'auto nel mirino
I Takata sono installati in vari modelli prodotti fra il 2005 e il 2018. È possibile verificare se la propria auto è fra i modelli che montano gli airbag potenzialmente pericolosi tramite il sito di Volkswagen. La procedura è semplice e richiede solo il numero di telaio della macchina, ovvero un ID univoco che identifica il veicolo. Inserendo il codice di 17 cifre nell'area clienti del sito riservata al richiamo dell'airbag è possibile verificare se è necessario portare l'auto in officina. Non solo Toyota e Volkswagen però. Fra i marchi che hanno montato i dispositivi Takata ci sono anche Audi, Seat e Nissan che sui propri siti ha impostato un meccanismo di verifica dei modelli uguale a quello di Volkswagen.